Il ministro dell'Economia, in una lettera alla Commissione europea, ricorda l'"ambizioso" piano di riforme varato dall'Italia. E punta anche sul debito: uno dei più "sostenibili" - dice tra i paesi europei. Martedì il verdetto di Bruxelles sulla manovra
Martedì il giudizio di Bruxelles - A Bruxelles intanto, esaurita ormai da giorni l'analisi tecnica della legge di stabilità, si apre nel weekend l'analisi politica, quella decisiva, che si concluderà martedì sera con la riunione del collegio dei commissari presieduti da Jean Claude Juncker e chiamati a dire l'ultima parola sui bilanci 2015 dei Paesi della zona euro. E se da una parte le aspettative per l'Italia sono buone, dall'altra è presto per trarre conclusioni: il giudizio non è ancora nero su bianco e lo scontro tra “falchi” e “colombe” è tuttora aperto.
Cosa fa l'Italia per crescita e riforme, tenendo sotto controllo i conti? Eccolo sintetizzato alla @EU_Commission http://t.co/btAB1o8hFE
— MEF (@MEF_GOV) 21 Novembre 2014
Padoan: con il jobs act pensioni stabili - Padoan, nella lettera ribadisce "l'impegno del governo italiano per il suo ambizioso programma di privatizzazione delle imprese e delle attività statali". I proventi dovrebbero ammontare al 0,7 per cento del Pil (2015-2017) in media e di essere interamente destinati alla riduzione del debito. Infine tra le molte riforme cita il Jobs Act che influirà anche sulla "sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico, che è già uno dei più solidi grazie alla riforme del passato".