La norma, prevista dalla legge di Stabilità, dovrebbe scattare il primo gennaio 2015. Riguarda solo chi ha la doppia pensione Inps-Inpdap (circa 800.000 persone), per gli altri 15milioni non cambierà nulla
Il chiarimento dell'Inps - L'Inps, però, precisa che la norma riguarderà solo chi percepisce il doppio assegno Inps-Inpdap, ovvero circa 800mila persone. Gli altri 15 milioni la riceveranno come ora, il 1 se la pensione è Inps, il 16 se hanno un assegno Inpdap.
; per gli altri 15milioni non cambia nulla.
Pagamento #pensioni il 10 del mese dal 2015 solo per 800mila persone con doppio assegno @Inps-@InpdapNews. Gli altri 15mln come adesso.
— MEF (@MEF_GOV) 22 Ottobre 2014
Sindacati sul piede di guerra -Sindacati, associazioni di consumatori e associazioni di pensionati da lavoro autonomo erano insorti contro lo slittamento del pagamento delle pensioni al 10 del mese. Una norma "inaccettabile", un "un vero e proprio accanimento nei confronti degli anziani" avevano affermato i segretari generali, di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima. E avevano sottolineato che spesso la pensione serve per pagare impegni "fissi", come l'affitto (che scade solitamente il 5 di ciascun mese), il mutuo o eventuali pagamenti di prestiti.
Cosa cambia - La norma, così come prevista dalla Legge di Stabilità, prevede anche una stretta nel caso di pagamento della pensione ad un defunto con l'obiettivo di evitare possibili frodi. La norma, quindi, richiede che sia previsto l'invio telematico all'Inps del certificato di decesso da parte del medico che accerta la morte e l'obbligo di restituzione da parte della banca degli eventuali importi già accreditati.