Alitalia, Del Torchio annuncia: risposta Etihad è "positiva"

Economia

L'ad ha riferito che la compagnia emiratina ha dato l'ok all'accordo: "Ora dobbiamo fare degli approfondimenti". Lupi: "Si firma l'8 agosto". Quel giorno l'assemblea dei soci dovrebbe approvare l'aumento di capitale a 300 milioni di euro

“È arrivata. È positiva”. È così che l’amministratore delegato di Alitalia Gabriele Del Torchio, alla fine del cda, ha dato l’annuncio dell’attesa risposta di Etihad. La compagnia aerea di Abu Dhabi, quindi, sarebbe pronta ad investire 560 milioni in Alitalia per salire fino al 49 per cento del capitale di una struttura societaria che accoglierà vecchi e nuovi soci. “Sono contento - ha aggiunto Del Torchio - Ora dobbiamo fare degli approfondimenti”. La conferma è arrivata anche dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, che rivela la data in cui si ufficializzerà l’intesa: “Ho visto la lettera. È molto positiva. Mancano alcuni dettagli sui quali mettersi d'accordo. Ma è stata fissata la data per la firma: l'8 agosto. In questa settimana si lavorerà per mettere a posto gli ultimi dettagli”. 

Proposto nuovo aumento di capitale - Lo stesso giorno, l’8 agosto, come proposto dal consiglio di amministrazione, l’assemblea dei soci di Alitalia dovrebbe approvare un nuovo aumento di capitale, pari a 50 milioni di euro: si aggiungono ai 250 milioni già varati dall'assemblea del 25 luglio scorso e la ricapitalizzazione, quindi, arriverebbe a 300 milioni di euro.

Aperte procedure di mobilità - Alitalia, intanto, ha aperto le procedure di mobilità per 2.171 dipendenti dell'ex compagnia di bandiera e dell'AirOne, come previsto dall'accordo per 2.251 esuberi firmato da Fit-Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporto Aereo e non dalla Filt-Cgil. Gli altri 80 addetti, fanno sapere fonti sindacali, hanno già cessato il rapporto di lavoro.
Per quanto riguarda il personale di Alitalia, la procedura interessa 1.590 addetti di terra, 126 piloti e 420 assistenti di volo a cui bisogna aggiungere i 35 dipendenti di terra di AirOne. Entro il 10 settembre i lavoratori potranno volontariamente accettare di uscire dall'azienda, con un incentivo all'esodo di 10 mila euro lordi. Seguirà una seconda fase per il resto del personale che ha rifiutato la mobilità. L'intesa, raggiunta più di due settimane fa, prevede 616 ricollocati nel perimetro aziendale e 681 esternalizzati entro il 31 dicembre 2014. Per gli altri 954 verrà sperimentato il contratto di ricollocamento.

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