L'azienda di Zuckerberg annuncia un pulsante per gli acquisti. Il sito da 140 caratteri acquisisce una società specializzata in promozioni e offerte online. Entrambi vogliono rendere le proprie piattaforme più adatte allo shopping
di Raffaele Mastrolonardo
Prima uno poi l'altro. A poche ore di distanza. E se la vicinanza degli annunci può essere un caso, non lo è l'argomento: l'ecommerce via social network. Sia Facebook siaTwitter sono molto interessate al fenomeno e da tempo sperimentano funzionalità a proposito. Una conferma è arrivata la scorsa settimana quando, quasi in contemporanea, hanno presentato novità per facilitare gli acquisti sulle loro piattaforme. La società di Mark Zuckerberg ha fatto sapere di avere iniziato la sperimentazione di un pulsante che permetterà agli utenti di effettuare acquisti di prodotti pubblicizzati sul sito. Twitter, da parte sua, ha reso nota l'acquisizione di CardSpring, un'azienda di pagamenti online specializzata nella creazione di promozioni digitali per marchi e rivenditori. In entrambi i casi si tratta delle ultime mosse di un tentativo in atto da tempo: trovare nell'ecommerce un nuovo filone di introiti o un modo per rendere più attraenti per gli inserzionisti i propri siti.
Clicco e compro – La sperimentazione di Facebook riguarda, per ora, un numero limitato di rivenditori medio-piccoli americani. Il “pulsante per gli acquisti” sarà presente sui post che promuovono prodotti nel flusso di notizie degli utenti o nelle pagine dei rivenditori stessi. Pigiato il bottone, si aprirà una finestra pop-up nella quale gli iscritti al social network potranno inserire i propri dati di pagamento e procedere con l'acquisto desiderato senza lasciare la piattaforma. Secondo quanto afferma l'azienda, la funzionalità è pensata con un occhio alla privacy, un tema notoriamente scottante per Facebook. Nessuna informazione su bancomat o carta di credito utilizzati per la spesa, dice la società, sarà condivisa con altri inserzionisti. Non solo, le persone potranno scegliere se salvare o meno i dettagli di pagamento per future transazioni.
Promozioni in 140 caratteri – Di diversa natura l'annuncio di Twitter. Con l'acquisizione di CardSpring il sito che cinguetta punta a sperimentare nuove forme di fidelizzazione e nuove modalità di interazione tra utenti e negozi. Il servizio di micro-blogging non ha specificato come utilizzerà la tecnologia dell'azienda anche se, come è stato notato, alcune applicazioni sembrano ovvie visto il tipo di funzionalità proposte da CardSpring. Per esempio, se un utente vedesse un messaggino di un rivenditore che promuove uno sconto su un prodotto particolare gli basterebbe rispondere al messaggio per veder registrato lo sconto in questione sulla sua carta di credito (i cui dati dovranno essere stati precedentemente salvati su Twitter). Il tutto senza lasciare la piattaforma o lanciare una nuova app. Lo sconto in questione sarà poi conteggiato quando l'utente effettuerà l'acquisto nel negozio.
Tra esperimenti e fallimenti – Per Twitter si tratta di un altro passo verso la realizzazione di una piattaforma in grado di facilitare le operazioni commerciali. Fino ad ora il sito di micro-blogging si è mosso per piccoli tentativi e attraverso partnership specifiche. Per esempio è già dallo scorso anno che offre ai suoi utenti possessori di carte di credito American Express la possibilità di registrare vari tipi di sconti sulle loro carte. Inoltre, grazie ad un accordo con Starbucks, i cinguettatori possono regalare un buono caffè di 5 dollari ad un amico semplicemente con un messaggio. Infine, tramite un'intesa con Amazon, è possibile, quando si incontra un tweet con un link al sito di ecommerce, aggiungere l'articolo in questione al proprio carrello inviando una replica con l'hashtag #AmazonCart. Il passo successivo in questo tragitto dovrebbe essere, anche per Twitter, il pulsante per lo shopping. Sull'argomento la società tace anche se nei mesi scorsi erano emerse voci su una trattativa con Stripe, una società che gestisce pagamenti online, e che potrebbe fornire la tecnologia per le transazioni da effettuare sul servizio. Intanto, che Twitter faccia sul serio lo dimostra l'assunzione dell'ex presidente di Ticketmaster. Anche nel caso di Facebook, la sperimentazione non rappresenta una prima volta nel mondo degli acquisti e dei pagamenti online. Già oggi, il social network permette di inviare dei regali agli amici (ma solo negli Stati Uniti) e di effettuare pagamenti all'interno dei giochi che si effettuano sulla piattaforma. Ma non sempre la strada verso l'integrazione di funzionalità di commercio elettronico all'interno di un media sociale sono lisce. Un esempio è il destino di Facebook Credits, la moneta virtuale del sito di Zuckerberg che non si è rivelata il successo sperato. Secondo gli analisti l'obiettivo dei due social network non è quello di fare concorrenza ad Amazon o eBay. L'idea è invece aumentare il proprio fatturato attraverso una percentuale sulle transazioni ma, ancora di più, fornire agli utenti una ragione ulteriore per frequentare i loro siti e diventare così ancora più attraenti per gli inserzionisti a cui si offrono nuovi canali di vendita.
Prima uno poi l'altro. A poche ore di distanza. E se la vicinanza degli annunci può essere un caso, non lo è l'argomento: l'ecommerce via social network. Sia Facebook siaTwitter sono molto interessate al fenomeno e da tempo sperimentano funzionalità a proposito. Una conferma è arrivata la scorsa settimana quando, quasi in contemporanea, hanno presentato novità per facilitare gli acquisti sulle loro piattaforme. La società di Mark Zuckerberg ha fatto sapere di avere iniziato la sperimentazione di un pulsante che permetterà agli utenti di effettuare acquisti di prodotti pubblicizzati sul sito. Twitter, da parte sua, ha reso nota l'acquisizione di CardSpring, un'azienda di pagamenti online specializzata nella creazione di promozioni digitali per marchi e rivenditori. In entrambi i casi si tratta delle ultime mosse di un tentativo in atto da tempo: trovare nell'ecommerce un nuovo filone di introiti o un modo per rendere più attraenti per gli inserzionisti i propri siti.
Clicco e compro – La sperimentazione di Facebook riguarda, per ora, un numero limitato di rivenditori medio-piccoli americani. Il “pulsante per gli acquisti” sarà presente sui post che promuovono prodotti nel flusso di notizie degli utenti o nelle pagine dei rivenditori stessi. Pigiato il bottone, si aprirà una finestra pop-up nella quale gli iscritti al social network potranno inserire i propri dati di pagamento e procedere con l'acquisto desiderato senza lasciare la piattaforma. Secondo quanto afferma l'azienda, la funzionalità è pensata con un occhio alla privacy, un tema notoriamente scottante per Facebook. Nessuna informazione su bancomat o carta di credito utilizzati per la spesa, dice la società, sarà condivisa con altri inserzionisti. Non solo, le persone potranno scegliere se salvare o meno i dettagli di pagamento per future transazioni.
Promozioni in 140 caratteri – Di diversa natura l'annuncio di Twitter. Con l'acquisizione di CardSpring il sito che cinguetta punta a sperimentare nuove forme di fidelizzazione e nuove modalità di interazione tra utenti e negozi. Il servizio di micro-blogging non ha specificato come utilizzerà la tecnologia dell'azienda anche se, come è stato notato, alcune applicazioni sembrano ovvie visto il tipo di funzionalità proposte da CardSpring. Per esempio, se un utente vedesse un messaggino di un rivenditore che promuove uno sconto su un prodotto particolare gli basterebbe rispondere al messaggio per veder registrato lo sconto in questione sulla sua carta di credito (i cui dati dovranno essere stati precedentemente salvati su Twitter). Il tutto senza lasciare la piattaforma o lanciare una nuova app. Lo sconto in questione sarà poi conteggiato quando l'utente effettuerà l'acquisto nel negozio.
Tra esperimenti e fallimenti – Per Twitter si tratta di un altro passo verso la realizzazione di una piattaforma in grado di facilitare le operazioni commerciali. Fino ad ora il sito di micro-blogging si è mosso per piccoli tentativi e attraverso partnership specifiche. Per esempio è già dallo scorso anno che offre ai suoi utenti possessori di carte di credito American Express la possibilità di registrare vari tipi di sconti sulle loro carte. Inoltre, grazie ad un accordo con Starbucks, i cinguettatori possono regalare un buono caffè di 5 dollari ad un amico semplicemente con un messaggio. Infine, tramite un'intesa con Amazon, è possibile, quando si incontra un tweet con un link al sito di ecommerce, aggiungere l'articolo in questione al proprio carrello inviando una replica con l'hashtag #AmazonCart. Il passo successivo in questo tragitto dovrebbe essere, anche per Twitter, il pulsante per lo shopping. Sull'argomento la società tace anche se nei mesi scorsi erano emerse voci su una trattativa con Stripe, una società che gestisce pagamenti online, e che potrebbe fornire la tecnologia per le transazioni da effettuare sul servizio. Intanto, che Twitter faccia sul serio lo dimostra l'assunzione dell'ex presidente di Ticketmaster. Anche nel caso di Facebook, la sperimentazione non rappresenta una prima volta nel mondo degli acquisti e dei pagamenti online. Già oggi, il social network permette di inviare dei regali agli amici (ma solo negli Stati Uniti) e di effettuare pagamenti all'interno dei giochi che si effettuano sulla piattaforma. Ma non sempre la strada verso l'integrazione di funzionalità di commercio elettronico all'interno di un media sociale sono lisce. Un esempio è il destino di Facebook Credits, la moneta virtuale del sito di Zuckerberg che non si è rivelata il successo sperato. Secondo gli analisti l'obiettivo dei due social network non è quello di fare concorrenza ad Amazon o eBay. L'idea è invece aumentare il proprio fatturato attraverso una percentuale sulle transazioni ma, ancora di più, fornire agli utenti una ragione ulteriore per frequentare i loro siti e diventare così ancora più attraenti per gli inserzionisti a cui si offrono nuovi canali di vendita.