Il listino di riferimento archivia una delle migliori sedute dell’anno mentre i nostri titoli di Stato a 10 anni toccano nuovi record storici. Acquisti importanti su Eni, Enel e Finmeccanica, dopo la fredda accoglienza delle nomine del governo
di Federico Leardini
Piazza Affari ritrova gli acquisti e in poche ore riassorbe i passivi del martedì nero e buona parte dei dubbi emersi sui titoli guida del listino. Il listino di riferimento, il Ftse Mib, archivia una delle migliori sedute dell’anno, con una rara unanimità di segni positivi: 40 titoli su 40 in verde e rialzo complessivo del 3,44% per il paniere delle società più capitalizzate del nostro mercato.
Partecipate di Stato - Acquisti importanti, sulle tre partecipate Eni, Enel e Finmeccanica, dopo la fredda accoglienza che il mercato ha riservato, martedì 15, alle nomine dei nuovi vertici. Allarme decisamente rientrato per i gruppi energetici, con Eni ed Enel che portano in attivo il bilancio delle ultime 48 ore, mentre Finmeccanica, pur al termine di una seduta positiva, continua a scontrarsi con il nodo dismissioni, che vede affidare al neo Amministratore delegato Moretti (ex di Fs) proprio la messa sul mercato dei due gruppi legati al trasporto dell’azienda italiana.
Il caso Mps - Giornata molto positiva per il settore bancario italiano, con un’eccezione. Il Monte dei Paschi di Siena, protagonista di un minirimbalzo del 2,7% (dopo il - 10% di martedì 15) che non cancella le perplessità legate all’imminente aumento di capitale. Nei prossimi giorni l’istituto senese sarà chiamato a riunire un Cda straordinario per discutere l’ammontare effettivo della ricapitalizzazione. E sulla cifra dei 5 miliardi (due in più dell’iniziale previsione e causa del tracollo del titolo martedì) gli analisti si dividono: per alcuni, come gli esperti di Kepler Chevreux, la cifra costituirebbe “un importo appropriato” per rimborsare i 4 miliardi di Monti Bond in cassa alla banca senese. Più cauti gli analisti di Credit Suisse, che considerano parte della nuova ricapitalizzazione destinata a garantire il superamento dei test della Bce, piuttosto che a un anticipo del rimborso del debito nei confronti dello Stato.
Fiat, giornata positiva - Torna a crescere il mercato europeo a marzo e il titolo Fiat ne approfitta, guadagnando il 3,8% al termine della giornata di Borsa. In un contesto di ripresa delle vendite del 9,6% per i 15 paesi dell’Ue occidentale più la Svizzera, il Lingotto sale del 4,1%. Meno dei principali competitor del mercato, ma segnale comunque di risveglio per quella che rimane l’area geografica più sfidante per la casa torinese, a caccia, stando al piano industriale, di un incremento del 30% delle vendite nei prossimi due anni.
Titoli di Stato - Ancora record, infine, per i nostri Buoni del Tesoro. I Btp a 10 anni limano i minimi storici sul fronte rendimenti, toccando il 3,10% e di riflesso lo spread torna a restringersi, fino ai 161 punti di chiusura. E sono positive anche le indicazioni che arrivano dal collocamento dei nuovi Btp Italia a 6 anni, che in tre giorni scarsi di emissione hanno raccolto ordini superiori ai 10 miliardi di euro.
Piazza Affari ritrova gli acquisti e in poche ore riassorbe i passivi del martedì nero e buona parte dei dubbi emersi sui titoli guida del listino. Il listino di riferimento, il Ftse Mib, archivia una delle migliori sedute dell’anno, con una rara unanimità di segni positivi: 40 titoli su 40 in verde e rialzo complessivo del 3,44% per il paniere delle società più capitalizzate del nostro mercato.
Partecipate di Stato - Acquisti importanti, sulle tre partecipate Eni, Enel e Finmeccanica, dopo la fredda accoglienza che il mercato ha riservato, martedì 15, alle nomine dei nuovi vertici. Allarme decisamente rientrato per i gruppi energetici, con Eni ed Enel che portano in attivo il bilancio delle ultime 48 ore, mentre Finmeccanica, pur al termine di una seduta positiva, continua a scontrarsi con il nodo dismissioni, che vede affidare al neo Amministratore delegato Moretti (ex di Fs) proprio la messa sul mercato dei due gruppi legati al trasporto dell’azienda italiana.
Il caso Mps - Giornata molto positiva per il settore bancario italiano, con un’eccezione. Il Monte dei Paschi di Siena, protagonista di un minirimbalzo del 2,7% (dopo il - 10% di martedì 15) che non cancella le perplessità legate all’imminente aumento di capitale. Nei prossimi giorni l’istituto senese sarà chiamato a riunire un Cda straordinario per discutere l’ammontare effettivo della ricapitalizzazione. E sulla cifra dei 5 miliardi (due in più dell’iniziale previsione e causa del tracollo del titolo martedì) gli analisti si dividono: per alcuni, come gli esperti di Kepler Chevreux, la cifra costituirebbe “un importo appropriato” per rimborsare i 4 miliardi di Monti Bond in cassa alla banca senese. Più cauti gli analisti di Credit Suisse, che considerano parte della nuova ricapitalizzazione destinata a garantire il superamento dei test della Bce, piuttosto che a un anticipo del rimborso del debito nei confronti dello Stato.
Fiat, giornata positiva - Torna a crescere il mercato europeo a marzo e il titolo Fiat ne approfitta, guadagnando il 3,8% al termine della giornata di Borsa. In un contesto di ripresa delle vendite del 9,6% per i 15 paesi dell’Ue occidentale più la Svizzera, il Lingotto sale del 4,1%. Meno dei principali competitor del mercato, ma segnale comunque di risveglio per quella che rimane l’area geografica più sfidante per la casa torinese, a caccia, stando al piano industriale, di un incremento del 30% delle vendite nei prossimi due anni.
Titoli di Stato - Ancora record, infine, per i nostri Buoni del Tesoro. I Btp a 10 anni limano i minimi storici sul fronte rendimenti, toccando il 3,10% e di riflesso lo spread torna a restringersi, fino ai 161 punti di chiusura. E sono positive anche le indicazioni che arrivano dal collocamento dei nuovi Btp Italia a 6 anni, che in tre giorni scarsi di emissione hanno raccolto ordini superiori ai 10 miliardi di euro.