CarPlay, ecco il nuovo software per connettere auto e iPhone

Economia
Uno screenshot che mostra come appare CarPlay sul cruscotto dell'auto - Credit: Apple
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Al Salone dell'auto di Ginevra Apple ha presentato un sistema che integra smartphone e vettura, consentendo di chiamare e mandare sms in sicurezza. La sfida per l'automobile interconnesa è aperta, e Google non sta a guardare

di Raffaele Mastrolonardo

Sali in auto, connetti il tuo iPhone alla vettura e poi guida. Tutto il resto, dall'invio di messaggi, alla risposta alle chiamate diventerà semplice (e sicuro) anche con mani sul volante e occhi sulla strada. La promessa arriva di Apple che al Salone dell'auto di Ginevra il 4 marzo scorso ha presentato CarPlay, sistema che permette agli smartphone della Mela di integrarsi con l'automobile e di effettuare mentre si viaggia sulle quattro ruote buona parte di quelle attività che siano abituati a svolgere sui nostri telefonini intelligenti: per esempio, parlare, ascoltare la musica, ricevere indicazioni stradali. Con questa mossa, che al momento coinvolge Ferrari, Volvo e Mercedes, l'azienda di Cupertino propone la sua piattaforma software come anello mancante per connettere macchine e telefonini intelligenti. L'obiettivo strategico di Cupertino è prendere vantaggio sulla concorrenza, anch'essa già al lavoro, per fare diventare l'ecosistema Apple il punto di riferimento degli utenti in un contesto, quello della guida, così centrale nella vita della persone.

CarPlay e Volvo



Dita e voce - Come è stato notato, dal punto di vista tecnico CarPlay non è un sistema operativo incorporato nella macchina. Più precisamente si tratta di un software che permette al display della vettura di mostrare un'interfaccia molto simile a quella dell'iPhone e che, allo stesso tempo, abilita una serie di funzioni del melafonino integrandole nel cruscotto. Come si legge nelle specifiche e si nota nei video di presentazione pubblicati dalle case automobilistiche, una volta collegato via cavo il dispositivo (iPhone 5, 5s e 5c) alla macchina, il guidatore può effettuare chiamate, inviare e leggere sms, scegliere la musica da ascoltare. Il tutto attraverso comandi impartiti con i polpastrelli sullo schermo a tocco via voce o tramite Siri, l'assistente vocale dell'iPhone. O ancora attraverso soluzioni apposite studiate dai produttori, per esempio, il simil-mouse progettato da Mercedes e visibile in una clip promozionale.

CarPlay e Mercedes



Indovina dove vado? - Il sistema inoltre offre, visualizzandole sul display, indicazioni stradali attraverso le mappe di Apple. E proprio dietro questa funzionalità, apparentemente ovvia visto che siamo in una macchina, si nasconde secondo qualcuno una delle potenzialità più promettenti della tecnologia annunciata a Ginevra. CarPlay infatti è in grado di scavare nei messaggi di posta elettronica o nell'agenda dell'utente per elaborare destinazioni rilevanti o abituali. Come ha osservato Maynard Um, analista di Wells Fargo, quello predittivo potrebbe rappresentare l'aspetto caratterizzante del servizio rispetto alla concorrenza.  “Pensiamo che l'annuncio più significativo sia nei dettagli, vale a dire nella natura contestuale e di intelligenza artificiale della tecnologia, che riteniamo sia la potenziale chiave futura di differenziazione dell'ecosistema [di Apple] rispetto a quello di altri soggetti”.

CarPlay e Ferrari



L'altro motore di Google – L'azienda di Cupertino non è infatti il solo gigante hi-tech interessato a salire a bordo di un auto. Anche Google ha manifestato analoga intenzione e ha cominciato a muoversi in tal senso. Innanzitutto attraverso la sua sperimentazione più radicale, la vettura che si guida da sola destinata in futuro a rivoluzionare il rapporto tra utente e veicolo e dunque anche tra i dispositivi che questo impiega per comunicare quando è al volante. In attesa che venga quel giorno il colosso di Mountain View lavora ad un passaggio intermedio e più a portata di mano: infilare nelle automobili che hanno ancora bisogno di un guidatore umano il suo sistema operativo mobile, Android. Allo scopo a gennaio scorso ha promosso la Open Auto Alliance, un consorzio che raggruppa alcuni dei maggiori produttori di auto come Audi, General Motors, Honda e Hyundai. Obiettivo della partnership è fare in modo che i servizi in mobilità che gli utenti usano correntemente sui loro smartphone e tablet targati Android siano disponibili anche quando viaggiano sulle quattro ruote. Un'idea analoga l'ha avuta tempo addietro anche Nokia che nel 2011 ha lanciato il Car Connectivity Consortium con l'idea di diffondere MirrorLink, uno standard per connettere telefonini intelligenti e vetture. Proprio a Ginevra PSA Peugeot Citroen ha presentato due modelli che lo impiegano. Altre soluzioni, simili e agnostiche rispetto ai vari sistemi, sono già in circolazione da un po', come MySpin di Bosch, LivioConnect. La battaglia per conquistare il cuore dell'auto interconnessa è appena cominciata e, anche se ci sono due chiari favoriti, è presto per dire che l'esito è scontato.

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