Bankitalia: crescita modesta. Disoccupazione sfiorerà il 13%

Economia
Roma, l'esterno della Banca d'Italia
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La Banca d'Italia conferma stime inferiori a quelle del governo sul Pil: il 2013 si è concluso con un -1,8% (la previsione era -1,9% in luglio). Il tasso dei senza lavoro arriverà al 12,9%. Segnali positivi dalla produzione: +1%

La moderata ripresa dell'economia italiana attesa tra quest'anno e il prossimo si riverbererà gradualmente sul mercato del lavoro, che resta fragile e sarà segnato fino al 2015 da un aumento della disoccupazione che sfiorerà il 13% in media annua. Lo dice Bankitalia nell'ultimo Bollettino economico trimestrale diffuso venerdì 17.

"Il miglioramento dell'economia si trasmetterebbe con i consueti ritardi alle condizioni del mercato del lavoro: l'occupazione potrebbe tornare a espandersi solo nel 2015", spiega via Nazionale, aggiungendo che "l'occupazione, scesa di circa il 2% nel 2013, continuerebbe a ridursi lievemente nei prossimi trimestri per poi aumentare, di circa mezzo punto percentuale, nel 2015".

"L'offerta di lavoro, in leggero calo nel biennio 2013-14, tornerebbe a espandersi nel 2015, per effetto dell'attenuazione del fenomeno di scoraggiamento, indotta dalla ripresa ciclica".

"Il tasso di disoccupazione aumenterebbe ancora, portandosi al 12,9% nella media del prossimo anno", dice Bankitalia ricordando che, sulla base di dati Istat, la percentuale dei senza lavoro ha raggiunto il 12,3% nel terzo trimestre e sarebbe ulteriormente salito al 12,6 nel bimestre ottobre-novembre. "La prolungata debolezza del mercato del lavoro continuerebbe a frenare i consumi delle famiglie, che si stabilizzerebbero nell'anno in corso e crescerebbero a ritmi inferiori a quelli del prodotto nel 2015".

Secondo le stime, il Pil dovrebbe segnare un modesto segno positivo nell'ultimo trimestre del 2013 per poi crescere al ritmo lento di 0,7% nell'anno in corso e di non oltre l'1% il prossimo. La Banca d'Italia conferma così stime inferiori a quelle del governo sul Pil e vede "rischi verso il basso" se permangono condizioni restrittive sul credito o se i pagamenti dei debiti della Pa registrassero differimenti. Le ultime stime governative prevedono una decrescita dell'1,8% per il 2013 e un aumento del prodotto dell'1,1% nel 2014 e dell'1,7% nel 2015.  

Secondo la Banca d'Italia il 2013 si è concluso con un -1,8% (la previsione era -1,9% in luglio) con un indebitamento delle amministrazioni pubbliche che si dovrebbe fermare "in prossimità della soglia" del 3% del Pil e il debito al 132,9%.

Notizia positive arrivano sulla produzione, aumentata dell'1%, "per la prima volta da oltre due anni" (estate 2011) di diminuzione quasi ininterrotta: si prevede inoltre "un'ulteriore espansione nei prossimi mesi''.

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