L'esecutivo ha ripresentato in un maxiemendamento le modifiche avanzate dai relatori in commissione Bilancio. Attesa per il voto finale. Letta: "Andrà bene". Ma Forza Italia lascia la maggioranza. Arriva la nuova tassa sulla casa
Forza Italia boccia la legge di stabilità e, in una conferenza stampa dei capigruppo Brunetta e Romani, annuncia l'intenzione di lasciare la maggioranza. "Il maxiemendamento è irricevibile da parte della nostra parte politica" ha spiegato Romani.
Posta la questione di fiducia - Il governo ha deciso di porre la fiducia sul maxiemendamento della legge di stabilità dopo che, nella notte tra lunedì 26 e martedì 27 novembre, si è concluso con un quasi nulla di fatto l'esame della Commissione Bilancio del Senato sulla Legge di Stabilità: il testo è stato approvato alle 2:30 di notte ma senza il mandato al relatore. Per questo, il Governo punta a recuperare con il maxiemendamento, su cui il ministro Franceschini ha annunciato la questione di fiducia e il voto finale è previsto a Palazzo Madama nella tarda serata.
Il problema dei tempi - Il Governo punta ad arrivare alla fiducia entro la serata di martedì 26 per evitare di sovrapporsi al voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi, che si svolgerà mercoledì 27. Molti in Senato puntano il dito proprio sull'ostruzionismo di Fi e Lega per allungare i tempi ed andare a ridosso del voto sulla decadenza per farlo slittare. Da Forza Italia però si difendono: ''E' il Governo che ha allungato i tempi, presentando l'emendamento sulla casa in ritardo''.
Letta: "Andrà tutto bene" - "Andrà tutto bene" è stato comunque il pronostico del premier Enrico Letta ai giornalisti che, a Trieste, dove partecipa al vertice italo-russo, lo hanno interpellato sull'atteso voto di fiducia della serata di martedì sulla legge di stabilità. "Io lavoro incessantemente per avere una situazione non caotica in Italia" ha detto ancora il premier.
Camusso: "Noi non smobilitiamo" - Intanto la Cgil chiede di riaprire il confronto sulla legge di stabilità con il Governo e il Parlamento e sottolinea che non smobiliterà finché non si risponderà alle richieste sulla crescita della domanda e sulla riduzione del peso della tassazione sul lavoro. "Di infiniti annunci non ne possiamo più - ha detto la leader Susanna Camusso - andiamo a vedere ma non smobilitiamo perché non diamo cambiali in bianco". Il segretario nazionale della Uil Luiigi Angeletti ha proposto, in occasione degli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil, una serie di manifestazioni regionali il prossimo 14 dicembre, accompagnata dalla distribuzione di milioni di volantini e manifesti e striscioni negli stadi in tutta Italia. "Non si tratta solo di tre giorni di volantinaggio", ma significherà "sfidare il governo" ha spiegato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni.
Posta la questione di fiducia - Il governo ha deciso di porre la fiducia sul maxiemendamento della legge di stabilità dopo che, nella notte tra lunedì 26 e martedì 27 novembre, si è concluso con un quasi nulla di fatto l'esame della Commissione Bilancio del Senato sulla Legge di Stabilità: il testo è stato approvato alle 2:30 di notte ma senza il mandato al relatore. Per questo, il Governo punta a recuperare con il maxiemendamento, su cui il ministro Franceschini ha annunciato la questione di fiducia e il voto finale è previsto a Palazzo Madama nella tarda serata.
Il problema dei tempi - Il Governo punta ad arrivare alla fiducia entro la serata di martedì 26 per evitare di sovrapporsi al voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi, che si svolgerà mercoledì 27. Molti in Senato puntano il dito proprio sull'ostruzionismo di Fi e Lega per allungare i tempi ed andare a ridosso del voto sulla decadenza per farlo slittare. Da Forza Italia però si difendono: ''E' il Governo che ha allungato i tempi, presentando l'emendamento sulla casa in ritardo''.
Letta: "Andrà tutto bene" - "Andrà tutto bene" è stato comunque il pronostico del premier Enrico Letta ai giornalisti che, a Trieste, dove partecipa al vertice italo-russo, lo hanno interpellato sull'atteso voto di fiducia della serata di martedì sulla legge di stabilità. "Io lavoro incessantemente per avere una situazione non caotica in Italia" ha detto ancora il premier.
Camusso: "Noi non smobilitiamo" - Intanto la Cgil chiede di riaprire il confronto sulla legge di stabilità con il Governo e il Parlamento e sottolinea che non smobiliterà finché non si risponderà alle richieste sulla crescita della domanda e sulla riduzione del peso della tassazione sul lavoro. "Di infiniti annunci non ne possiamo più - ha detto la leader Susanna Camusso - andiamo a vedere ma non smobilitiamo perché non diamo cambiali in bianco". Il segretario nazionale della Uil Luiigi Angeletti ha proposto, in occasione degli esecutivi unitari di Cgil, Cisl e Uil, una serie di manifestazioni regionali il prossimo 14 dicembre, accompagnata dalla distribuzione di milioni di volantini e manifesti e striscioni negli stadi in tutta Italia. "Non si tratta solo di tre giorni di volantinaggio", ma significherà "sfidare il governo" ha spiegato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni.