La storia di Alitalia dalla prima privatizzazione. Le tappe

Economia
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La compagnia, fondata nel '46, è rimasta al 100% nelle mani dello Stato fino al '96: fu il governo Prodi a cedere le prime quote. Poi, nel 2008, la rinascita con Cai. E ora a salvarla arriva Poste italiane, con Air France sempre alla finestra. La timeline

Un volo lungo quasi 70 anni. Che da un po’ di tempo, però, deve fare i conti con le perturbazioni. Alitalia, fondata il 16 settembre 1946, questo volo l’ha iniziato il 5 maggio 1947. Da allora, dopo anni di cielo sereno, la compagnia ha attraversato temporali che hanno rischiato di farla precipitare. La prima grave crisi risale agli anni Novanta. Il governo Prodi, per cercare di tamponarla, dà il via alla prima privatizzazione e cede circa il 37 per cento delle azioni della società. Dopo altri tentativi di vendita e di conti in rosso, si arriva al 2008: l’accordo con Air France salta a trattative inoltrate e a rilevare un’Alitalia in caduta libera arriva la cordata Cai. Con il piano Fenice, la vecchia compagnia muore per rinascere dalle proprie ceneri. Il 13 gennaio 2009 decolla il primo volo della nuova Alitalia. Ma, nonostante l’ottimismo per alcuni segnali di ripresa, nei primi sei mesi del 2013 il bilancio della società registra 294 milioni di perdite. Ai primi di ottobre gli aerei della compagnia rischiano di rimanere a terra per mancanza di rifornimenti. Una boccata d’ossigeno arriva dall’aumento di capitale approvato dal consiglio d’amministrazione della società. E in soccorso di Alitalia si muove Poste italiane. Con Air France che, spettatore interessato, rimane alla finestra.

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