Rehn: Italia come la Ferrari ma serve revisione del motore

Economia

"L'incertezza politica frena investimenti e ripresa" ha detto il vicepresidente della commissione Ue. E sull’abolizione dell’Imu: "Suscita preoccupazioni". Saccomanni rassicura: "Impegno a contenere deficit entro il limite del 3%"

"La Ferrari come l'Italia incarna una grande tradizione di stile e capacità anche tecnica ma per poter vincere bisogna avere un motore competitivo, bisogna essere pronti a cambiare, adeguarsi". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Olli Rehn, nel corso dell'audizione alla Camera. "L'Italia è la terza economia per grandezza in Europa e il suo motore di crescita non può andare a basso regime, il motore ha bisogno di un'urgente revisione, non si può perdere tempo a pit stop spero che l'Italia guidi con due mani sul volante e rimanga fermamente in pista".

Imu, Italia in direzione opposta a richieste Ue - La Commissione europea, ha poi avvertito il vicepresidente, non condivide la scelta del governo di abolire l'Imu sulle prime case per il 2013 e rinnova all'Italia la richiesta di spostare il carico fiscale dai fattori di produzione, come è il lavoro, verso patrimonio e consumi. La scelta del nostro governo ha infatti "suscitato e suscita preoccupazione", ha detto Rehn sottolinenando che la Commissione "ha il dovere di chiedere correzioni" quando gli Stati membri dell'Unione europea prendono decisioni non coerenti con gli impegni assunti a Bruxelles, sia per quanto riguarda le politiche di bilancio sia per le misure a sostegno dell'economia.

Rehn: l'incertezza politica frena la ripresa - "Nel caso dell'Italia - ha poi aggiunto - dove l'economia mostra ancora segni debolezza, l'incertezza politica frena gli investimenti e la ripresa che è molto necessaria. La stabilità politica è un fattore fondamentale". Intanto, però, Rehn ha incontrato il ministro dell'Economia Fabrizio
Saccomanni il quale ha confermato che nella Nota di aggiornamento al Def e nella Legge di stabilità 2014, "sarà ribadito l'impegno dell'Italia a contenere il deficit nel limite del 3% del Pil".

Saccomanni a Rehn,impegno deficit entro limite 3% - L'incontro, si legge in una nota del Tesoro, "svoltosi nel quadro dei regolari e continui contatti tra Commissione e governi nazionali, è stato un'occasione per uno scambio di vedute sulla situazione economica in Europa e in particolare nell'area dell'Euro". Nella nota, si legge che Saccomani "ha fornito al Commissario alcune indicazioni preliminari sui lavori in corso per la predisposizione della Nota di aggiornamento al Def, che verrà discussa in Consiglio dei Ministri entro il 20 settembre, e della Legge di stabilità 2014, confermando che in questi provvedimenti sarà ribadito l'impegno dell'Italia a contenere il deficit nel limite del 3,0% del Pil". Il Vice Presidente Rehn - si legge ancora - ha espresso apprezzamento per gli sforzi compiuti dal Governo italiano per sostenere l'attività economica rispettando nel contempo i vincoli europei. In questo contesto vi è stato uno scambio di idee sulle leve a disposizione dei paesi membri non soggetti alla procedura per deficit eccessivo - come l'Italia - per assumere iniziative volte a favorire la crescita e l'occupazione".

Rehn: "Spread Italia sopra Spagna segnale di allarme" - Il commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn, nel corso di una conferenza stampa, ha poi messo in guardia l'Italia sullo spread: il premio di rendimento pagato dai titoli di Stato italiani, che ha superato quelli spagnoli, è "un segnale d'allarme". Rehn ha aggiunto che Grecia, Spagna e Italia meridionale sono le aree economiche dell'eurozona dove la disoccupazione ha raggiunto livelli "troppo elevati" e per questo servono riforme pro-crescita.

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