Imu, in 100 mila hanno già pagato. 730 da rifare

Economia

Per recuperare il credito fiscale, i contribuenti che hanno già versato la tassa sulla prima casa dovranno correggere la dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio. Tempi stretti e incertezza sulle aliquote da applicare alla seconda abitazione

Lo slittamento dell'Imu sulla prima casa è stato deciso ma ora scatta una corsa contro il tempo per pagare la tassa sulle altre case. Sono 6-7 milioni gli italiani che nelle prossime quattro settimane si dovranno rivolgere ai Caf per pagare l'imposta sulla seconda casa. Ma mancano i codici tributo, senza i quali non si può pagare, e non c'è chiarezza sulle aliquote da applicare. A lanciare l'allarme sono gli stessi Centri di Assistenza Fiscale che chiedono da subito almeno una settimana in più rispetto alla scadenza del 16 giugno.
Ci sono poi oltre 100.000 contribuenti che avevano già 'pagato' l'Imu sulla prima casa, facendo la compensazione nel 730. Ora se vorranno recuperare quel credito fiscale dovranno rifare la dichiarazione dei redditi entro il 31 maggio.

Polemica Imu - Il giorno dopo la decisione del Consiglio dei ministri di rinviare la tassa sulla prima casa in attesa di una riforma il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha rilevato dal palco allestito a Roma in occasione della manifestazione nazionale del sindacato dei metalmeccanici (FOTO e VIDEO) che "il problema non e' "cancellare l'Imu per tutti ma la questione e' tassare la ricchezza e redistribuirla". Dal governo parla invece il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato che sulla mancata esenzione per i capannoni commenta: "Si fa quel che si riesce a fare". Il sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta, annuncia: dopo l'Imu, la Cig e le misure per i precari, "da domani ci dobbiamo occupare dell'Iva e della proroga delle agevolazioni fiscali per la ristrutturazione delle abitazioni. Subito dopo ci attendono il piano giovani e la riforma del patto di stabilità".

Ritardi e rimborsi, è caos - I Centri di Assistenza Fiscale, in questo periodo di dichiarazioni dei redditi, hanno dato ai contribuenti proprietari di immobili gli F24 per i pagamenti telematici dell'Imu "ma senza codici tributo" e senza indicazioni perché non si sapeva esattamente chi avrebbe pagato e chi no. E allora quattro settimane di tempo, da oggi al 16 giugno, "sono un tempo molto stretto, anche noi - dice il coordinatore della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari - abbiamo bisogno di organizzarci. Se non si può spostare la scadenza del 16 giugno chiediamo che per i 6-7 giorni successivi, per esempio fino al 25 giugno, la gente possa pagare l'Imu senza sanzioni". Inoltre - aggiunge Canepari - "confidiamo che l'Imu sulle seconde case possa essere pagata con le delibere dei Comuni gia' disponibili" ovvero quelle dello scorso anno perché "è troppo tardi ora per aspettare le delibere di quest'anno. Ci sono solo quattro settimane di tempo e il rischio è il caos".
Altro problema riguarda la fissazione al 16 settembre per la rata da pagare anche per le case di abitazione, con o senza riforma fatta. "Considerato che il governo si è dato tempo fino al 31 agosto per la riforma della tassazione è impensabile che poi i cittadini abbiano solo 16 giorni di tempo per provvedere al pagamento dell'imposta", dice Canepari chiedendo, nella conversione del decreto, di "spostare questa data almeno ad ottobre".

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