Buone notizie dalla vendita dei titoli di Stato semestrali del Tesoro italiano. I tassi sono scesi allo 0,503% rispetto allo 0,831% di un mese fa. Ma per la Bce le piccole e medie imprese soffrono ancora troppo per accedere al credito
I mercati fanno il “pieno” di Bot: il Tesoro ha venduto 8 miliardi di titoli a sei mesi, a fronte di una richiesta di 11 miliardi (ossia 1,4 volte l'offerta). La buona notizia è che i tassi sono ai minimi storici e cioè allo 0,503% (erano allo 0,831% un mese fa).
Intanto gli investitori puntano anche ad un taglio dei tassi da parte della Bce, nella riunione del direttivo il prossimo 2 maggio a Bratislava, quando sarà molto probabile che l'Eurotower si muova verso questa direzione.
Sul fronte della crisi, un rapporto della Bce sull'accesso alla finanza da parte delle piccole e medie imprese nel periodo ottobre 2012-marzo 2013 evidenzia come la fine del tunnel sia ancora lontana. Questo perché le piccole e medie imprese italiane, insieme a quelle spagnole, greche e portoghesi sono le peggiori dell'area euro per quanto riguarda il deterioramento degli utili e del fatturato. Secondo la Bce le pmi italiane "hanno contribuito più di tutte all'aumento delle richieste di prestiti bancari e all'aumento degli scoperti", mentre le imprese tedesche hanno registrato un calo della domanda di prestiti e sono rimaste invariate riguardo agli scoperti. Secondo la Bce il credit crunch nei paesi dell'Eurozona è in restringimento.
Intanto gli investitori puntano anche ad un taglio dei tassi da parte della Bce, nella riunione del direttivo il prossimo 2 maggio a Bratislava, quando sarà molto probabile che l'Eurotower si muova verso questa direzione.
Sul fronte della crisi, un rapporto della Bce sull'accesso alla finanza da parte delle piccole e medie imprese nel periodo ottobre 2012-marzo 2013 evidenzia come la fine del tunnel sia ancora lontana. Questo perché le piccole e medie imprese italiane, insieme a quelle spagnole, greche e portoghesi sono le peggiori dell'area euro per quanto riguarda il deterioramento degli utili e del fatturato. Secondo la Bce le pmi italiane "hanno contribuito più di tutte all'aumento delle richieste di prestiti bancari e all'aumento degli scoperti", mentre le imprese tedesche hanno registrato un calo della domanda di prestiti e sono rimaste invariate riguardo agli scoperti. Secondo la Bce il credit crunch nei paesi dell'Eurozona è in restringimento.