Mps, nel 2012 perdite per 3,17 miliardi
EconomiaL'amministratore delegato Viola: "Bilancio della svolta in un momento non facile". La banca senese, intanto, ha già chiuso 200 filiali: il 50% dell'obiettivo di riduzione degli sportelli contenuto nel piano industriale al 2015
Banca Mps ha chiuso il 2012 con una perdita di 3,17 miliardi di euro dopo aver rettificato crediti per 2,7 miliardi e dopo la contabilizzazione delle perdite sui prodotti strutturati di anni precedenti, su cui sta indagando la Procura di Siena. Lo si legge in una nota della banca senese al termine del consiglio di amministrazione. Una successiva nota aggiunge che l'assemblea è convocata per il 29 aprile.
Si tratta di un risultato decisamente peggiore alle attese degli analisti, che si aspettavano una perdita di 2,3 miliardi, e si confronta con un rosso di 4,69 miliardi dell'anno precedente.
Viola: bilancio di svolta per operazione trasparenza - Il bilancio approvato dal consiglio di amministrazione di Mps è "un bilancio di svolta" in un "momento non facile", una "fase di discontinuità gestita da un nuovo management" ha affermato l'amministratore delegato della banca, Fabrizio Viola, presentando i conti 2012 in conference call con gli analisti. "L'operazione trasparenza - ha spiegato - passa attraverso un bilancio come questo, attraverso l'avvio delle azioni di responsabilità e risarcimento dei danni approvate dal cda a febbraio e attraverso il 'restatement' del bilancio, che ha riguardato le operazioni strutturate e le spese del personale".
Mps, superperdita nel 2012 - Nel 2012 i ricavi sono scesi del 6,2% a quasi 5 miliardi con
una flessione nel solo quarto trimestre del 44,7% rispetto al trimestre precedente. Sull'andamento dei ricavi ha pesato il calo del 18,1% del margine di interesse che ha sofferto in modo particolare nell'ultimo trimestre (-40%) sia per la contabilizzazione degli interessi sui Tremonti bond per l'intera quota 2012 sia per l'effetto del cambiamento dei criteri di consolidamento di Pop Spoleto. I costi operativi sono in calo del 3,7% a 3,3 miliardi. Sul risultato hanno inciso svalutazioni complessiva per 1,6 miliardi di cui 1,5 miliardi per avviamenti e circa 110 milioni su intagibili.
Tra le altre poste straordinarie, da segnalare i costi una tantum, pari a 311 milioni, legati agli incentivi per il piano esuberi. I crediti deteriorati netti a fine dicembre ammontano a 17 miliardi, in crescita del 30% sul 2011. La percentuale di copertura delle sofferenze è salita al 57,9% (+290 pb rispetto a settembre). Sul fronte patrimoniale a fine 2012 Mps aveva un Core Tier 1 (inclusi i Tremonti Bond) all'8,9% dall'8,8% dell'anno precedente. A livello proforma, considerando i nuovi strumenti finanziari emessi a febbraio il Core Tier 1 si attesterebbe all'11,3%.
Già chiuse 200 filiali - Intanto, l'istituto di credito senese ha già chiuso 200 filiali, il 50% dell'obiettivo di riduzione degli sportelli contenuto nel piano industriale al 2015, e ha già fatto uscire anticipatamente 1.000 dei 1.660 dipendenti che dovranno lasciare la banca entro la fine del primo semestre del 2013. Lo comunica in una nota, sottolineando le "prime positive evidenze" del piano industriale.
Si tratta di un risultato decisamente peggiore alle attese degli analisti, che si aspettavano una perdita di 2,3 miliardi, e si confronta con un rosso di 4,69 miliardi dell'anno precedente.
Viola: bilancio di svolta per operazione trasparenza - Il bilancio approvato dal consiglio di amministrazione di Mps è "un bilancio di svolta" in un "momento non facile", una "fase di discontinuità gestita da un nuovo management" ha affermato l'amministratore delegato della banca, Fabrizio Viola, presentando i conti 2012 in conference call con gli analisti. "L'operazione trasparenza - ha spiegato - passa attraverso un bilancio come questo, attraverso l'avvio delle azioni di responsabilità e risarcimento dei danni approvate dal cda a febbraio e attraverso il 'restatement' del bilancio, che ha riguardato le operazioni strutturate e le spese del personale".
Mps, superperdita nel 2012 - Nel 2012 i ricavi sono scesi del 6,2% a quasi 5 miliardi con
una flessione nel solo quarto trimestre del 44,7% rispetto al trimestre precedente. Sull'andamento dei ricavi ha pesato il calo del 18,1% del margine di interesse che ha sofferto in modo particolare nell'ultimo trimestre (-40%) sia per la contabilizzazione degli interessi sui Tremonti bond per l'intera quota 2012 sia per l'effetto del cambiamento dei criteri di consolidamento di Pop Spoleto. I costi operativi sono in calo del 3,7% a 3,3 miliardi. Sul risultato hanno inciso svalutazioni complessiva per 1,6 miliardi di cui 1,5 miliardi per avviamenti e circa 110 milioni su intagibili.
Tra le altre poste straordinarie, da segnalare i costi una tantum, pari a 311 milioni, legati agli incentivi per il piano esuberi. I crediti deteriorati netti a fine dicembre ammontano a 17 miliardi, in crescita del 30% sul 2011. La percentuale di copertura delle sofferenze è salita al 57,9% (+290 pb rispetto a settembre). Sul fronte patrimoniale a fine 2012 Mps aveva un Core Tier 1 (inclusi i Tremonti Bond) all'8,9% dall'8,8% dell'anno precedente. A livello proforma, considerando i nuovi strumenti finanziari emessi a febbraio il Core Tier 1 si attesterebbe all'11,3%.
Già chiuse 200 filiali - Intanto, l'istituto di credito senese ha già chiuso 200 filiali, il 50% dell'obiettivo di riduzione degli sportelli contenuto nel piano industriale al 2015, e ha già fatto uscire anticipatamente 1.000 dei 1.660 dipendenti che dovranno lasciare la banca entro la fine del primo semestre del 2013. Lo comunica in una nota, sottolineando le "prime positive evidenze" del piano industriale.