Raggiunta l'intesa per il rinnovo del contratto degli oltre 80 mila lavoratori del gruppo. La trattativa andava avanti da luglio. Il premio di produttività mensile passa da 103 euro a 120. Fiom: "Condizioni peggiorative rispetto a un anno fa"
Fiat e rappresentanti sindacali, Fiom esclusa, hanno raggiunto l'accordo sul rinnovo del contratto per gli oltre 80.000 dipendenti del gruppo automobilistico in Italia. L'intesa, spiegano i sindacati, prevede un aumento di 40 euro lordi della paga base a partire da febbraio per tutto il 2013, e un aumento del premio di produttività a 120 euro mensili dai 103 attuali), da aprile, che inciderà sul Tfr.
Fiom: accordo peggiorativo - "Mi pare che sia un accordo peggiorativo di quello che avevano fatto un anno fa" ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil. Di diverso parere Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri, firmatari dell'intesa.
I sindacati: intesa sofferta - "Un'intesa sofferta, ma giunta in tempo utile, nonostante la fase di recessione economica e di crisi del settore auto", il commento di Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm e responsabile del settore Auto.
"Il testo del contratto conferma gli investimenti previsti. E' un segnale di speranza in questa fase difficile", ha commentato il segretario del Fismic, sindacato aziendale, Roberto Di Maulo. "Abbiamo assolto l'impegno di un aumento salariale superiore al contratto Federmeccanica [pari a 35 euro] ed entro dicembre saranno definiti gli aumenti per i prossimi due anni. E' un buon contratto, nonostante i tempi".
Le parti hanno concordato che da aprile riprenderà il confronto sulla parte normativa e gli altri punti non discussi in questa fase. Mentre prima della fine dell'anno sarà avviata la discussione sugli aumenti per il 2014 e il 2015.
Soddisfatto dell'accordo anche Ferdinando Uliano, segretario Fim, che sottolinea il "contesto difficile" in cui si è svolto il confronto, mentre altri grandi produttori auto europei come Ford, Opel, Renault e Psa stanno tagliando posti di lavoro. Il sindacalista spiega come l'accordo migliori le prestazioni sanitarie, introducendo una tutela gratuita per tutti i lavoratori Fiat con un costo per l'azienda di 1,7 milioni di euro. "Adesso è importante che partano gli investimenti previsti a Mirafiori e Cassino", ha aggiunto Uliano. L'accordo sarà sottoposto alla valutazione delle rappresentanze sindacali nei vari stabilimenti del gruppo entro il 22 marzo.
Soddisfatta la Cisl - Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, il nuovo contratto Fiat "dà maggiori tutele e garanzie economiche ai lavoratori ma nello stesso tempo mette la Fiat nella condizione di continuare ad investire in Italia".
"Speriamo ora che la classe politica, vecchia e nuova, dimostri lo stesso senso di responsabilità, assicurando presto un governo al paese capace di fare le riforme istituzionali ed economiche necessarie per risollevare l'economia dell'Italia".
Il ministro FOrnero: "Un fatto positivo" - "La firma sempre, di per sé, è un fatto positivo perché vuol dire che le parti si sono messe d'accordo. In un momento difficile cercare punti di concordanza è importante". E' stato questo, invece, il commento del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che eprò non è voluta entrare nel merito.
Fiom: accordo peggiorativo - "Mi pare che sia un accordo peggiorativo di quello che avevano fatto un anno fa" ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil. Di diverso parere Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri, firmatari dell'intesa.
I sindacati: intesa sofferta - "Un'intesa sofferta, ma giunta in tempo utile, nonostante la fase di recessione economica e di crisi del settore auto", il commento di Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm e responsabile del settore Auto.
"Il testo del contratto conferma gli investimenti previsti. E' un segnale di speranza in questa fase difficile", ha commentato il segretario del Fismic, sindacato aziendale, Roberto Di Maulo. "Abbiamo assolto l'impegno di un aumento salariale superiore al contratto Federmeccanica [pari a 35 euro] ed entro dicembre saranno definiti gli aumenti per i prossimi due anni. E' un buon contratto, nonostante i tempi".
Le parti hanno concordato che da aprile riprenderà il confronto sulla parte normativa e gli altri punti non discussi in questa fase. Mentre prima della fine dell'anno sarà avviata la discussione sugli aumenti per il 2014 e il 2015.
Soddisfatto dell'accordo anche Ferdinando Uliano, segretario Fim, che sottolinea il "contesto difficile" in cui si è svolto il confronto, mentre altri grandi produttori auto europei come Ford, Opel, Renault e Psa stanno tagliando posti di lavoro. Il sindacalista spiega come l'accordo migliori le prestazioni sanitarie, introducendo una tutela gratuita per tutti i lavoratori Fiat con un costo per l'azienda di 1,7 milioni di euro. "Adesso è importante che partano gli investimenti previsti a Mirafiori e Cassino", ha aggiunto Uliano. L'accordo sarà sottoposto alla valutazione delle rappresentanze sindacali nei vari stabilimenti del gruppo entro il 22 marzo.
Soddisfatta la Cisl - Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, il nuovo contratto Fiat "dà maggiori tutele e garanzie economiche ai lavoratori ma nello stesso tempo mette la Fiat nella condizione di continuare ad investire in Italia".
"Speriamo ora che la classe politica, vecchia e nuova, dimostri lo stesso senso di responsabilità, assicurando presto un governo al paese capace di fare le riforme istituzionali ed economiche necessarie per risollevare l'economia dell'Italia".
Il ministro FOrnero: "Un fatto positivo" - "La firma sempre, di per sé, è un fatto positivo perché vuol dire che le parti si sono messe d'accordo. In un momento difficile cercare punti di concordanza è importante". E' stato questo, invece, il commento del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che eprò non è voluta entrare nel merito.