Il tasso ha raggiunto a dicembre l'11,2%, riportando il paese ai livelli del 1999. L'anno scorso le persone senza lavoro sono salite di 474 mila unità. Una crisi che colpisce sia gli uomini che le donne. I giovani in cerca di occupazione sono 606mila
La crisi continua a mordere il mondo del lavoro, riportando il Paese indietro di oltre dieci anni. Il tasso di disoccupazione, rileva l'Istat, a dicembre 2012 è salito di un altro 0,1%, raggiungendo l'11,2%, il livello più alto dal primo trimestre del 1999. Il numero totale dei disoccupati oggi in Italia è di 2 milioni e 875mila, una cifra drammaticamente salita nel corso del 2012. Sono infatti ben 474mila le persone che si sono aggiunte alla schiera dei disoccupati, un aumento che ha riguardato sia la componente maschile che quella femminile. Ancora più drammatico il mondo del lavoro per i giovani, con la disoccupazione giovanile (persone dai 15 ai 24 anni) che a dicembre è pari al 36,6%. I giovani in cerca di lavoro oggi in Italia sono 606mila.
Di pari passo alla crescita dei disoccupati, calano gli occupati, che a dicembre del 2012 erano 22 milioni e 723mila, in diminuzione dello 0,5% rispetto a novembre (-104 mila) e dell'1,2% su base annua (-278 mila). Sempre a dicembre 2012 il tasso di occupazione, pari al 56,4%, diminuisce di 0,2 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,6 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni - aggiunge l'Istat - aumenta dello 0,6% rispetto al mese precedente (+81 mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in crescita di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,6 punti su base annua.
Di pari passo alla crescita dei disoccupati, calano gli occupati, che a dicembre del 2012 erano 22 milioni e 723mila, in diminuzione dello 0,5% rispetto a novembre (-104 mila) e dell'1,2% su base annua (-278 mila). Sempre a dicembre 2012 il tasso di occupazione, pari al 56,4%, diminuisce di 0,2 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,6 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni - aggiunge l'Istat - aumenta dello 0,6% rispetto al mese precedente (+81 mila unità). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in crescita di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,6 punti su base annua.