Marchionne: "Fusione tra Chrysler e Fiat inevitabile"

Economia

L'ad del Lingotto annuncia che nel 2013 le due aziende insieme venderanno almeno 4,6 milioni di vetture. Confermato il no alla vendita dell'Alfa Romeo. A Detroit intanto verranno assunti oltre mille nuovi lavoratori

La fusione tra Fiat e Chrysler? "Una mossa inevitabile", secondo Sergio Marchionne, in un'intervista ad Automotive News, che stima inoltre che il gruppo dei due marchi insieme venderà più di 4,3 milioni di auto il prossimo anno. Entrando invece più nello specifico della realtà italiana, l'ad del Lingotto assicura che non ha "nessun interesse a vendere Alfa Romeo". "Ci sono cose che semplicemente non sono in vendita. Se chiedeste a Ferdinand Piech (presidente di Volkswagen, ndr.) di vendere l'Audi vi direbbe che non è in vendita. E non è una questione di prezzo. I miei argomenti sono simili". Riguardo all'ipotesi che la 500 versione allargata possa rimpiazzare la Punto, risponde "Non mi preoccuperei. La Punto è in produzione, ma penso che alla fine il brand Fiat finirà per essere basato su 500 o Panda. Il resto è irrilevante".

Chrysler annuncia nuove assunzioni - Intanto la Chrysler annuncia che la propria forza lavoro, negli impianti di Detroit, aggiungerà  a breve 1250 posti. L'azienda americana prevede di investire 238 milioni di dollari negli impianti di Detroit, Trenton e Warren. I nuovi posti di lavoro saranno soprattutto allo stabilimento di Warren dove dovrebbe essere aggiunto un terzo turno di lavoro. L'intervista riprende il tema dello spostamento delle priorità del management dal completo takeover di Chrysler al risanamento della situazione in Europa, vista in perdita almeno fino al 2015. Marchionne si dice contrario ad aiuti di stato "che non necessariamente beneficerebbero il mercato europeo". "Se si permette a uno stato di ridurre la concorrenza con aiuti, allora si crea un bel problema", osserva aggiungendo di essere in attesa della decisione Ue sulla conformità alle norme dell'intervento della Francia in PSA.

La 500 negli Usa
- Sulla ripresa delle vendite della 500 negli Usa dopo una iniziale difficoltà, "abbiamo dato alla persona giusta la responsabilità del brand", dice Marchionne. Infine, alla domanda se Jeep, sulla strada per battere il target di 800.000 auto vendute al 2014, arriverà al milione di modelli, Marchionne risponde "deve, ma questo richiederà tempi più lunghi. Al momento non ho neanche questa capacità ma il brand è in grado".

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