Ecco quanto, secondo un'analisi del sindacato, gli interventi fiscali previsti dal governo peseranno sugli italiani sui 12 mesi. La situazione peggiore riguarda i precari con 8mila euro di reddito l'anno e i pensionati con un reddito di 16mila euro
Gli interventi fiscali previsti dalla legge di stabilità costano al contribuente medio 125 euro l'anno. E' quanto emerge dalle tabelle della Cgil, che fa la differenza tra le riduzioni delle aliquote Irpef, l'aumento dell'Iva e le minori detrazioni e deduzioni. Secondo Cgil, un contribuente con un reddito lordo di 19.250 euro avrà benefici fiscali Irpef pari a 118 euro ma allo stesso tempo, dovrà fare a meno di 160 euro tra deduzioni e detrazioni, a cui si aggiungono 83 euro in più di Iva, dovuti all'aumento dell'aliquota.
Per un lavoratore dipendente con uno stipendio medio di 26.000 euro il costo delle misure contenute nella legge di stabilità sarà pari a 82 euro, risultato della differenza tra 180 euro di vantaggi Irpef e 160 euro di minori detrazioni/deduzioni più 102 euro di maggiore Iva. Passando ai nuclei familiari, una coppia di lavoratori dipendenti con un reddito complessivo pari a 55.000 euro, a causa della legge di stabilità, dovrà fare i conti con effetti negativi per 421 euro.
La situazione fiscale peggiora anche per i lavoratori precari, con 8.000 di reddito l'anno, che non potranno contare sugli interventi Irpef perché incapienti, ma si troveranno a pagare 55 euro di Iva in più. Nessun beneficio, invece, per i lavoratori dipendenti (part-time) con reddito 15.000 euro, perché le detrazioni/deduzioni restano invariate, l'Irpef si riduce di 70 euro ma allo stesso tempo l'Iva aumenta di 70 euro.
Dati scoraggianti arrivano per i pensionati con un reddito annuo di 16.000 euro. Secondo il sindacato lo sconto Irpef sono di 85 euro, mentre le minori deduzioni/detrazioni ammontano a 86 euro e l'Iva pesa per altri 72 euro. Mentre il pensionato sociale (5.577 euro l'anno) non avrà né benefici né aggravi sul reddito perche' incapiente ma pagherà 48 euro in più, dovuti all'aumento dell'Imposta sul valore aggiunto.
Per un lavoratore dipendente con uno stipendio medio di 26.000 euro il costo delle misure contenute nella legge di stabilità sarà pari a 82 euro, risultato della differenza tra 180 euro di vantaggi Irpef e 160 euro di minori detrazioni/deduzioni più 102 euro di maggiore Iva. Passando ai nuclei familiari, una coppia di lavoratori dipendenti con un reddito complessivo pari a 55.000 euro, a causa della legge di stabilità, dovrà fare i conti con effetti negativi per 421 euro.
La situazione fiscale peggiora anche per i lavoratori precari, con 8.000 di reddito l'anno, che non potranno contare sugli interventi Irpef perché incapienti, ma si troveranno a pagare 55 euro di Iva in più. Nessun beneficio, invece, per i lavoratori dipendenti (part-time) con reddito 15.000 euro, perché le detrazioni/deduzioni restano invariate, l'Irpef si riduce di 70 euro ma allo stesso tempo l'Iva aumenta di 70 euro.
Dati scoraggianti arrivano per i pensionati con un reddito annuo di 16.000 euro. Secondo il sindacato lo sconto Irpef sono di 85 euro, mentre le minori deduzioni/detrazioni ammontano a 86 euro e l'Iva pesa per altri 72 euro. Mentre il pensionato sociale (5.577 euro l'anno) non avrà né benefici né aggravi sul reddito perche' incapiente ma pagherà 48 euro in più, dovuti all'aumento dell'Imposta sul valore aggiunto.