A Bruxelles il summit dei leader dei Ventisette. La cancelliera: creare un commissario unico con potere di veto sui bilanci nazionali dei paesi dell'Eurozona. Ma Hollande frena
"Niente ci costringe ad essere consapevoli del nostro compito in Europa quanto il Nobel per la Pace ricevuto dall'Ue". A dirlo è la cancelliera tedesca Angela Merkel parlando al Bundestag, prima del vertice europeo di oggi, giovedì 18 ottobre a Bruxelles.
"Questa decisione è particolarmente significativa perché arriva adesso, nel mezzo della crisi più difficile dal Trattato di Roma". Merkel ha lanciato l'idea di un nuovo fondo, "ricavato per esempio dalla tobin tax", per investire in specifici progetti nei paesi membri. Potrebbe essere questo un nuovo strumento di solidarietà". La Germania è favorevole a che si faccia un passo avanti nell'Europa - ha detto - e si accordi "un effettivo diritto di ingerenza sui bilanci nazionali" al commissario europeo della moneta.
Immediata la risposta del presidente francese Francois Hollande che, a chi gli chiedeva un commento sulle richieste della Germania di creare un 'supercommissario' con potere di veto sui bilanci nazionali, ha risposto: "Non è ancora tempo per aprire un nuovo Trattato".
"La Grecia resti in Europa" - La cancelliera intanto, dall'aula del Parlamento, ha parlato della situazione in Grecia. "E' tutt'altro che facile - ha dichiarato - ma c'è una forte voglia di cambiamento".
Berlino, in particolare, aspetta la Troika, "non voglio anticipare il rapporto, ma ripeto quello che ho detto ad Atene: io mi auguro che la Grecia resti nell'eurozona". In questo spirito, ha spiegato la cancelliera, "aspettiamo il rapporto". Sul resto della crisi europea, Merkel aggiunge che "ci sono stati molto progressi in Spagna, in Portogallo e anche in Grecia. I Paesi si muovono con molte riforme sulla giusta strada". "L'Unione europea deve però continuare a svilupparsi, questo è inevitabile", anche se al vertice "non saranno prese decisioni concrete, solo le basi per le decisioni di dicembre".
Secondo sciopero generale in Grecia - Le parole di Merkel arrivano lo stesso giorno in cui in Grecia si tiene il secondo sciopero generale in tre settimane contro le misure di austerità del governo (le foto). Le 24 ore di protesta, indette dalle due principali sigle sindacali, si tengono a ridosso del vertice dei capi di stato e di governo che si apre a Bruxelles. Atene ha varato altri 11,5 miliardi di euro di sacrifici per convincere Ue e Fmi a sbloccare la seconda serie di aiuti da 130 miliardi di euro. Per lo sciopero generale è prevista la paralisi dei trasporti, la chiusura degli uffici pubblici, di molti negozi e delle banche e il funzionamento a scartamento ridotto degli ospedali.
"Questa decisione è particolarmente significativa perché arriva adesso, nel mezzo della crisi più difficile dal Trattato di Roma". Merkel ha lanciato l'idea di un nuovo fondo, "ricavato per esempio dalla tobin tax", per investire in specifici progetti nei paesi membri. Potrebbe essere questo un nuovo strumento di solidarietà". La Germania è favorevole a che si faccia un passo avanti nell'Europa - ha detto - e si accordi "un effettivo diritto di ingerenza sui bilanci nazionali" al commissario europeo della moneta.
Immediata la risposta del presidente francese Francois Hollande che, a chi gli chiedeva un commento sulle richieste della Germania di creare un 'supercommissario' con potere di veto sui bilanci nazionali, ha risposto: "Non è ancora tempo per aprire un nuovo Trattato".
"La Grecia resti in Europa" - La cancelliera intanto, dall'aula del Parlamento, ha parlato della situazione in Grecia. "E' tutt'altro che facile - ha dichiarato - ma c'è una forte voglia di cambiamento".
Berlino, in particolare, aspetta la Troika, "non voglio anticipare il rapporto, ma ripeto quello che ho detto ad Atene: io mi auguro che la Grecia resti nell'eurozona". In questo spirito, ha spiegato la cancelliera, "aspettiamo il rapporto". Sul resto della crisi europea, Merkel aggiunge che "ci sono stati molto progressi in Spagna, in Portogallo e anche in Grecia. I Paesi si muovono con molte riforme sulla giusta strada". "L'Unione europea deve però continuare a svilupparsi, questo è inevitabile", anche se al vertice "non saranno prese decisioni concrete, solo le basi per le decisioni di dicembre".
Secondo sciopero generale in Grecia - Le parole di Merkel arrivano lo stesso giorno in cui in Grecia si tiene il secondo sciopero generale in tre settimane contro le misure di austerità del governo (le foto). Le 24 ore di protesta, indette dalle due principali sigle sindacali, si tengono a ridosso del vertice dei capi di stato e di governo che si apre a Bruxelles. Atene ha varato altri 11,5 miliardi di euro di sacrifici per convincere Ue e Fmi a sbloccare la seconda serie di aiuti da 130 miliardi di euro. Per lo sciopero generale è prevista la paralisi dei trasporti, la chiusura degli uffici pubblici, di molti negozi e delle banche e il funzionamento a scartamento ridotto degli ospedali.