Draghi: "Non è l'Europa la causa principale della crisi"

Economia
Mario Draghi

Il governatore della Bce: "Anche gli altri paesi hanno i loro problemi. Liquidità illimitata alle banche fino a tutto il 2012". Il costo del denaro resta all'1%, ma la decisione non è stata presa all'unanimità dal board della Banca centrale europea

"L'Europa ha le sue responsabilità per la crisi ma anche gli altri paesi hanno i loro problemi. Quindi non è giusto, equilibrato, dire che l'Europa è la causa principale della crisi". A dirlo è il presidente della Bce Mario Draghi sottolineando che "tutti i paesi dovrebbero riconoscere le loro difficoltà". La frase di Draghi arriva dopo qualche giorno le parole di Obama, che aveva attaccato il Vecchio Continente, accusandolo della crisi economica.

Draghi, nel corso della conferenza stampa successiva al comitato di politica monetaria, ha datto atto ai leader europei degli sforzi di muoversi verso una visione di lungo termine per la zona euro ma ha ribadito che non è compito della banca centrale colmare i mancati interventi del mondo politico.
Il consiglio di Francoforte, in linea alla attese degli analisti, ha poi confermato il costo del denaro all'interno dei 17 paesi Ue all'1% e i tassi di depositi e prestiti overnight allo 0,25% e all'1,75%.
La decisione, ha spiegato Draghi, non è stata presa all'unanimità: alcuni consiglieri Bce, ma non molti, avrebbero preferito una mossa espansiva.

Secondo Draghi, la ripresa economica della zona euro deve confrontarsi con crescenti rischi al ribasso, evidenziati dalle ultime indagini qualitative che mettono in evidenza una crescente incertezza sulle prospettive.
"Le prospettive economiche all'interno della zona euro rimangono deboli con un'accentuata incertezza che pesa sulla fiducia e che aumenta i rischi al ribasso", ha detto il governatore.
Tuttavia lo staff di Francoforte ha confermato per il 2012 le previsioni di crescita della zona euro, comprese nel range -0,5%/+0,3%, mentre rispetto allo scorso marzo ha leggermente ridotto il range di crescita per il 2013, portandolo a 0,0%/+2,0% da 0,0%/+2,2%.
Per quanto riguarda il sostegno alla liquidità delle banche, Draghi ha assicurato che la Bce continuerà ad offrire liquidità a una settimana almeno fino al termine del dodicesimo periodo di mantenimento del 2012. Inoltre offrirà fondi a un mese a rubinetto finchè sarà necessario, mentre i finanziamenti a tre mesi proseguiranno, sempre a tasso fisso e a rubinetto, fino alle fine di quest'anno.

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