Crisi, Ryanair: profitti in calo. E’ la prima volta dal 2009

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La compagnia irlandese annuncia difficoltà nel ripetere i risultati record del 2011. Prevista una riduzione del 20 per cento dei profitti. Air France smentisce la dismissione di 5mila posti di lavoro

Tira una brutta aria tra i cieli d'Europa. La crisi economica non risparmia nessuno, neanche il mercato delle compagnie aeree low-cost. E Ryanair non è esclusa: “Recessione, austerità, preoccupazioni sul cambio monetario e tariffe più basse renderanno difficile ripetere i risultati record dell’ultimo anno”. Michael O’Leary, capo esecutivo della compagnia low-cost irlandese, con queste motivazioni ha annunciato che il prossimo anno gli utili scenderanno del 20%. E’ la prima volta dal 2009 che la compagnia irlandese farà registrare un calo nei profitti. Le ragioni, più che nelle capacità manageriali della compagnia aerea, vanno cercate proprio nel brutto momento che il vecchio continente sta vivendo.

“Dovremo alzare le tariffe di circa il 3% a causa delle difficoltà economiche europee e l’innalzamento dei costi del carburante”, ha detto Howard Millar, capo dell’ufficio finanziario di Ryanair, nonostante si preveda che il traffico aereo aumenterà del 5%. “Non siamo molto preoccupati per gli eventi in Grecia perché per noi – ha aggiunto – è un mercato piccolo. Temiamo di più Paesi come la Spagna, con il suo alto tasso di disoccupazione e le voci di innalzamento delle tasse”.
Il profitto netto dello scorso anno, fino al marzo 2012, ha raggiunto i 503 milioni di euro, facendo registrare un aumento del 25% rispetto all’anno precedente. Ma le previsioni per il 2013 prevedono il calo annunciato da O’Leary, con profitti quantificati tra i 400 e i 440 milioni di euro.

Le brutte notizie dal mercato aereo non riguardano solo le compagnie low-cost. Lunedì 21 maggio, i quotidiani francesi Le Figarò e LaTribune.fr, hanno riferito di un piano di Air France che prevederebbe la soppressione di 5mila posti di lavoro in tre anni, metà dei quali nell’ambito di un piano di esodi incentivati. La notizia è stata subito smetita da un portavoce di Air France che ha ricordato come “la situazione economica” della compagnia sia comunque “preoccupante, soprattutto a causa dei una competitività decisamente insufficente”.

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