L'iPad 3 nasce tra concorrenti agguerriti

Economia
iPad in esposizione all’ultimo MacWorld Expo – Credits: Getty

Tutto è pronto per la presentazione del nuovo tablet della Apple, che spera di diventare punto di riferimento di un mercato affollato. Tra dispositivi da 7 pollici e modelli low-cost Android è già sugli scudi. Con l'incognita Windows all'orizzonte

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di Gabriele De Palma


Che abbia il retina display, una memoria da 128GB, uno spessore maggiore, il classico pulsante “home” nella cornice inferiore non è ancora dato saperlo. Le indiscrezioni e le immagini che precedono la presentazione del prossimo iPad (prevista per le 19 ora italiana del 7 marzo) sono come sempre numerose, in alcuni casi contraddittorie e in genere non del tutto attendibili. L'unica cosa certa prima della presentazione è che anche questa volta il mondo guarderà alla nuova tavoletta Apple come si guarda a chi detta il passo ed è il punto di riferimento del mercato. Il settore dei tablet oggi conta 100 milioni di dispositivi in uso, ma secondo le ultime previsioni degli analisti ne conterà 500 milioni entro il 2015 per un valore complessivo di 100 miliardi di dollari.
Indipendentemente dalle caratteristiche sfoggiate, l’iPad3 costituirà per tutte le aziende coinvolte nel florido settore dei tablet pc un paragone ineludibile: nella peggiore delle ipotesi per inseguire le caratteristiche tecniche dell'hardware e del software, nella migliore per verificare di essere sulla buona strada nei confronti di chi il mercato l'ha creato e resta, nonostante le ripetute sfide, leader indiscusso delle vendite.
E se come al solito Apple ha deciso di presentare il nuovo dispositivo al di fuori delle recenti fiere dell'elettronica di consumo, per dare uno sguardo alla concorrenza si deve passare proprio da quanto di nuovo esibito dagli altri al Computer Electronic Show di Las Vegas e al recente Mobile World Congress da poco conclusosi a Barcellona.
Se finora i più agguerriti contendenti della supremazia di iPad sono Amazon col modello Fire commercializzato nell'autunno scorso (5 milioni di esemplari venduti in pochi mesi) e Samsung col Galaxy Tab (lungamente osteggiato a suon di cause legali per infrazione di brevetti), i nuovi sfidanti – che come iPad 3 saranno disponibili in primavera – si organizzano principalmente secondo due variabili: il sistema operativo e le dimensioni.

Le dimensioni - Una delle indiscrezioni più ripetute in queste settimane è quella che vuole due diversi iPad 3: uno in formato classico, con la diagonale dello schermo lunga 9,7 pollici; l'altra prevista solo per l'autunno, più piccola, a ricalcare le dimensioni del Kindle Fire e del Galaxy Tab, ovvero 7 pollici. Si sono già mossi in questa direzione oltre ad Amazon e Samsung anche Acer, con l'Iconia Tab A100, Blackberry con Playbook e Lenovo col suo IdeaPad, solo per citare i mini-tablet più usati.
Il vantaggio di questi dispositivi è che, oltre alla portabilità aumentata (grazie a centimetri quadrati e grammi in meno) permettono ai produttori una riduzione dei prezzi molto gradita agli utenti. Kindle Fire ha addirittura abbattuto la soglia dei 200 dollari, gli altri modelli oscillano tra i 200 e i 400 dollari.
Resta invece sui 10 pollici ma riduce lo spessore, diventando il tablet più sottile sul mercato, Toshiba con l'Excite 10 LE. I suoi 7,7 millimetri incidono sul peso ma non sul prezzo, che è addirittura maggiore – oltre i 500 dollari per il modello base – di quello di Apple (che sembrerebbe confermare per iPad 3 i prezzi dell'iPad 2). Per verificare la bontà delle scelte di Toshiba – in controtendenza con la presunta scelta di Cupertino di non smagrire ma anzi di ingrassare un po' il nuovo iPad – non sarà necessario aspettare molto dato che la commercializzazione è iniziata proprio alla vigilia della presentazione di iPad 3. Un po’ di più invece bisognerà attendere per vedere finalmente il tablet griffato Google che, in base a quanto faticosamente scoperto dagli osservatori, punta proprio sul formato 7 pollici. Ma al di là dei dettagli tecnici, che sia in arrivo – entro l'autunno o forse già in estate – il primo frutto dell'acquisizione di Motorola (che proprio l'anno scorso presentava a Las Vegas il suo tablet Xoom) è stato confermato anche dall'ex Ceo Eric Schmidt in un'intervista al Corriere della Sera.

Androidi e finestre - La vasta alleanza che supporta Android ha reso la piattaforma promossa da Google la più usata dopo il sistema operativo di Apple. Con le eccezioni di Amazon e Blackberry, tutti gli altri produttori di tablet montano proprio Android. L'ultima versione attualmente disponibile del sistema operativo è la 3.2, nota anche come Honeycomb, ma il 15 marzo arriverà un atteso upgrade con Ice Cream Sandwich (o Android 4.0) che sarà immediatamente implementato sul Galaxy Note 10.1 di Samsung, dall'Acer Iconia Tab A510 e dal tablet low cost per eccellenza, coi suoi 99 dollari di prezzo, il Novo 7 della cinese Airnovo.
Stando alle prove di International Business Times, al momento il miglior tablet Android è l'Asus Transformer Prime HD.
Tra le tavolette androidi ha suscitato molto interesse quella della cinese Huawei che a Barcellona ha tolto i veli dal tablet più potente in circolazione, in virtù dei chip 4-core che garantiscono prestazioni di calcolo ed elaborazioni dati sensibilmente accelerate, su cui dovrebbero presto allinearsi tutti i principali produttori e che con buona probabilità saranno implementati anche sull'iPad 3. E se il sorpasso Android-Apple nel mercato degli smartphone è già avvenuto, nei tablet potrebbe essere questione di qualche trimestre. Il tutto con l'incertezza che avvolge il sistema operativo che farà funzionare iPad 3, che stando alle indagini di Ars Technica potrebbe essere una nuova versione del fortunato iOs, la sesta.

L’incognita Windows
- A sparigliare gli equilibri attuali potrebbe essere Microsoft, che ha appena presentato il nuovo sistema operativo Windows 8. Nella prima dimostrazione pubblica il software, concepito per girare sia sui pc che su Tablet e smartphone, è stato montato su una tavoletta Samsung. A molti analisti del settore è piaciuto soprattutto per come integra la vecchia scrivania dei computer da tavolo con le nuove funzionalità già mostrate con WindowsPhone 7. E se alle prime buone recensioni farà seguito una prova d'uso prolungata nel tempo, Microsoft potrà dire la sua pur in un contesto che la vede arrivare in grande ritardo rispetto ai concorrenti. Il colosso di Seattle potrebbe infatti contare su molti produttori di hardware pronti ad adottare Windows 8, a cominciare proprio da quelli che già si sono imbarcati su Anrdroid, e puntare su una base utenti tale da spaventare sia Android che Apple. In fondo i 100 milioni di tavolette vendute finora sono poca cosa rispetto al miliardo e mezzo di pc accesi per il mondo, la maggior parte dei quali usa sistemi operativi Windows.
Sempre che Tim Cook, al Moscone Center di San Francisco, non tolga il velo a una nuova rivoluzione e sposti nuovamente l'asticella un po' più in là, rendendo vani gli sforzi dei concorrenti.

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