La stagione degli sconti partirà il 5 gennaio in molte città, tra cui Roma e Milano. Ma molti negozi hanno già iniziato “vendite promozionali” per incentivare gli acquisti natalizi in un periodo di crisi
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Anche quest’anno c’è grande attesa per l’inizio della stagione invernale dei saldi. Il via ufficiale via ufficiale è fissato per il 5 gennaio per la maggioranza delle città. Tra queste Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Perugia, Cagliari, Napoli, Bari e Reggio Calabria. E anche Roma ha deciso di anticipare al 5 gennaio la partenza dei super sconti, inizialmente prevista per il 6 gennaio. Si distingue Palermo che inizia il 2 gennaio. La durata degli sconti è pressoché omogenea, fissata in circa due mesi. In qualche caso è già fissata la fine delle vendite a pressi scontati: primo marzo per Torino, Ancona; Venezia, Bari e Reggio Calabria chiuderanno il 28 febbraio, Palermo la più lunga, fino al 15 marzo.
Diverse associazioni dei consumatori avevano chiesto di anticipare i saldi invernali al 22 dicembre per sfruttare l'effetto tredicesima. Come l’Adoc che pronostica un crollo delle vendite nel mese di gennaio di almeno il 30%. "La spesa per gli acquisti di Natale è in calo del 16% rispetto allo scorso anno, fare iniziare i saldi dopo le Feste è deleterio sia per i consumatori, che hanno già esaurito il loro budget, che per i commercianti. Il perdurare della crisi, il pericolo di una recessione e il già presente crollo degli acquisti ci spingono a chiedere di rivedere la decisione di far partire i saldi a gennaio e di anticiparli" spiega il presidente Carlo Pileri Presidente dell'Adoc. E aggiunge: “Dopo le Feste i soldi saranno esauriti, non ha senso far iniziare i saldi a gennaio, il crollo degli acquisti potrebbe superare il 30% rispetto al 2010. In questo periodo di vacche magre anche i centri commerciali, per la prima volta, accusano il colpo, le vendite sono calate dell'8%, gli unici a beneficiarne sono gli outlet e i negozi online", conclude. Sulla stessa linea il Codacons: "Far partire i saldi il 5 gennaio è una follia - afferma il presidente Carlo Rienzi - I soldi delle famiglie italiane sono stati già spesi per le feste di Natale, per i regali, e per festeggiare il capodanno, e poco e nulla resterà per gli acquisti durante i saldi. Prevediamo un generalizzato calo delle vendite, che potrà raggiungere picchi del -30% nelle grandi città come Roma o Milano".
In realtà in alcune città i saldi sono già iniziati in maniera ufficiosa. Sconti, promozioni e sottoscosto imperversano già da settimane un po' dappertutto. Si tratta di pre-saldi mascherati da 'vendite promozionali' come indicano i cartelli spuntati come funghi, anche se più frequenti sulle vetrine dei negozi di abbigliamento, calzature, accessori con sconti del 20-30%. E anche nel campo dell'elettronica impazzano offerte sottocosto nella gran parte dei centri commerciali, per la gioia dei patiti. "Anche negli anni precedenti ci sono state offerte che anticipano le festività ma l'ampiezza del fenomeno quest'anno dà la misura della crisi" ha detto Mauro Bussoni, vicedirettore della Confesercenti. Un fenomeno quello dei saldi anticipati, o meglio delle 'promozioni' dei prodotti, figlio diretto della prolungata stagnazione dei consumi."Non si tratta tuttavia di saldi anticipati - precisa Bussoni - ma di prodotti offerti in promozione. Vorrà dire che con in saldi i consumatori avranno ancora più vantaggi, perché si applicheranno sconti più vantaggiosi. Diciamo che da parte dei commercianti c'è un adeguamento dei prezzi di vendita al mercato e all'andamento dei consumi che sono molto depressi, quindi si cerca di incentivare gli acquisti attraverso le promozioni".
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Anche quest’anno c’è grande attesa per l’inizio della stagione invernale dei saldi. Il via ufficiale via ufficiale è fissato per il 5 gennaio per la maggioranza delle città. Tra queste Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, Perugia, Cagliari, Napoli, Bari e Reggio Calabria. E anche Roma ha deciso di anticipare al 5 gennaio la partenza dei super sconti, inizialmente prevista per il 6 gennaio. Si distingue Palermo che inizia il 2 gennaio. La durata degli sconti è pressoché omogenea, fissata in circa due mesi. In qualche caso è già fissata la fine delle vendite a pressi scontati: primo marzo per Torino, Ancona; Venezia, Bari e Reggio Calabria chiuderanno il 28 febbraio, Palermo la più lunga, fino al 15 marzo.
Diverse associazioni dei consumatori avevano chiesto di anticipare i saldi invernali al 22 dicembre per sfruttare l'effetto tredicesima. Come l’Adoc che pronostica un crollo delle vendite nel mese di gennaio di almeno il 30%. "La spesa per gli acquisti di Natale è in calo del 16% rispetto allo scorso anno, fare iniziare i saldi dopo le Feste è deleterio sia per i consumatori, che hanno già esaurito il loro budget, che per i commercianti. Il perdurare della crisi, il pericolo di una recessione e il già presente crollo degli acquisti ci spingono a chiedere di rivedere la decisione di far partire i saldi a gennaio e di anticiparli" spiega il presidente Carlo Pileri Presidente dell'Adoc. E aggiunge: “Dopo le Feste i soldi saranno esauriti, non ha senso far iniziare i saldi a gennaio, il crollo degli acquisti potrebbe superare il 30% rispetto al 2010. In questo periodo di vacche magre anche i centri commerciali, per la prima volta, accusano il colpo, le vendite sono calate dell'8%, gli unici a beneficiarne sono gli outlet e i negozi online", conclude. Sulla stessa linea il Codacons: "Far partire i saldi il 5 gennaio è una follia - afferma il presidente Carlo Rienzi - I soldi delle famiglie italiane sono stati già spesi per le feste di Natale, per i regali, e per festeggiare il capodanno, e poco e nulla resterà per gli acquisti durante i saldi. Prevediamo un generalizzato calo delle vendite, che potrà raggiungere picchi del -30% nelle grandi città come Roma o Milano".
In realtà in alcune città i saldi sono già iniziati in maniera ufficiosa. Sconti, promozioni e sottoscosto imperversano già da settimane un po' dappertutto. Si tratta di pre-saldi mascherati da 'vendite promozionali' come indicano i cartelli spuntati come funghi, anche se più frequenti sulle vetrine dei negozi di abbigliamento, calzature, accessori con sconti del 20-30%. E anche nel campo dell'elettronica impazzano offerte sottocosto nella gran parte dei centri commerciali, per la gioia dei patiti. "Anche negli anni precedenti ci sono state offerte che anticipano le festività ma l'ampiezza del fenomeno quest'anno dà la misura della crisi" ha detto Mauro Bussoni, vicedirettore della Confesercenti. Un fenomeno quello dei saldi anticipati, o meglio delle 'promozioni' dei prodotti, figlio diretto della prolungata stagnazione dei consumi."Non si tratta tuttavia di saldi anticipati - precisa Bussoni - ma di prodotti offerti in promozione. Vorrà dire che con in saldi i consumatori avranno ancora più vantaggi, perché si applicheranno sconti più vantaggiosi. Diciamo che da parte dei commercianti c'è un adeguamento dei prezzi di vendita al mercato e all'andamento dei consumi che sono molto depressi, quindi si cerca di incentivare gli acquisti attraverso le promozioni".