Borsa in balia delle indiscrezioni politiche. Apertura in rosso, i listini vanno in positivo dopo i rumor sulla fine del governo. Il premier smentisce e si azzerano i guadagni, per poi recuperare. Consob pronta ad accertamenti
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possibili evoluzioni della situazione politica italiana e soprattutto sulle voci di dimissioni del primo ministro Silvio Berlusconi.
La politica e i mercati - Dopo la smentita da parte dello stesso premier, il mercato azionario ha perso slancio ma si è tenuto su livelli positivi evidenziando un andamento autonomo rispetto agli altri listini continentali. Nel dettaglio, l'indice FTSE Mib termina in rialzo dell'1,32%, dopo un avvio in calo di oltre il 2% e un'impennata a fine mattinata di oltre il 3% dopo che il direttore del Foglio Giuliano Ferrara ha dichiarato che l'addio del premier è questione di ore. L'All Share cede l'1,1%. Volumi nel finale a circa 2 miliardi di euro, in linea alla media.
In altalena anche lo spread - In altalena sulle notizie provenienti da fronte politico anche lo spread di rendimento tra Btp e Bund che dopo un calo in zona 470 punti è tornato ad allargarsi verso quota 490. In un sondaggio Reuters condotto la scorsa settimana tra strategist, economisti e gestori del mercato obbligazionario erano emerse attese di un calo dello spread di 100 punti base se Berlusconi avesse lasciato il governo.
Consob: "Non sembra vi siano irregolarità" - Dopo l'effetto sui mercati delle indiscrezioni, sono arrivate anche le richieste di un monitoraggio della Consob: "Da due direttori di testate riconducibili direttamente o indirettamente al presidente del Consiglio, Franco Bechis e Giuliano Ferrara, ci si aspetterebbe più prudenza, stanti gli effetti che le loro parole possono avere sull'andamento dei mercati finanziari", ha detto il deputato di Fli Aldo Di Biagio, chiedendo alla Commissione di valutare eventuali illeciti legati all'aggiotaggio.
Secondo una fonte vicina all'organo di vigilanza, "Consob si riserva di fare gli accertamenti del caso come ogni qualvolta indiscrezioni di stampa hanno un impatto sui mercati", ma "l'episodio sembra rientrare nelle normali dinamiche delle indiscrezioni politiche di natura giornalistica e rende poco probabile l'esistenza di irregolarità".
Milano ha perso più di Atene - Il recupero della Borsa di Milano arriva dopo una settimana nera per i listini continentali e nella quale, nel pieno della crisi sul debito sovrano, Piazza Affari ha fatto molto peggio delle altre piazze, cedendo più del doppio della media del Vecchio continente.
Nelle ultime cinque sedute l'indice Stoxx 600, che registra l'andamento dei principali titoli quotati sui listini europei, ha infatti perso il 3,71%, mentre la Borsa di Milano ha ceduto il 7,85%. Anche Atene è calata qualcosa meno di Piazza Affari (-7,46%) mentre Francoforte, tra i mercati maggiori più penalizzati dalle vendite, ha segnato un ribasso di poco inferiore ai sei punti percentuali (-5,99%).
Un giovane su 4 non studia né lavora - Cattive notizie arrivano anche dal rapporto 'Economie regionali' di Bankitalia, secondo cui il numero di giovani che non sono né occupati né impiegati in corsi di studio o formazione, i cosiddetti 'Neet', nel 2010 raggiunge i 2,2 milioni, ovvero quota 23,4%. In altre parole, quasi un ragazzo su quattro tra i 15 e i 29 anni non lavora e non studia.
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