Berlusconi: "La crisi? I ristoranti sono pieni"

Economia

Il premier sulle Borse: "I mercati che si avventano sui titoli sono una moda passeggera". Poi annuncia che l’Fmi vigilerà sull'attuazione delle misure. Napolitano: "C'è una scarsa fiducia verso l'Italia". Lagarde: "Il problema è la credibilità". VIDEO

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L'Italia sorvegliato speciale, invita il Fondo Monetario Internazionale a vigilare sul rispetto degli impegni presi dal nostro governo in sede Europea per il risanamento dei conti pubblici e il rilancio dell'economia. Questa la grande novità emersa dal G20 a Cannes e che riguarda direttamente il nostro Paese.
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si dice comunque fiducioso sulla situazione economica italiana ("non siamo in crisi, i ristoranti sono pieni) e la tenuta della maggioranza.
Diverso il parere del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che dall'Università di Bari denuncia la "scarsa fiducia" nei confronti dell'Italia da parte dei mercati. 

Berlusconi: "I ristoranti sono pieni" - "Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita è la vita di un Paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni".
Nonostante gli avvertimenti delle borse e quelli degli altri leader europei, Silvio Berlusconi resta ottimista sulla situazione economica italiana. E sulla crisi finanziaria dice: "Noi pensiamo che sia una moda passeggera il fatto che i mercati si avventano sui titoli del debito" italiano.
Poi, incalzato dalle domande dei giornalisti, il premier precisa: "L'Italia non sente la crisi nel modo spasmodico che appare dalla ricostruzione che ne fanno i giornali". "Con l'adozione dell'euro - aggiunge il premier - si sono verificati degli impoverimenti di una fascia consistente della popolazione italiana". E precisa: "Non è colpa dell'euro ma è colpa del cambio euro-lira fatto da quel governo che è stato penalizzante per l'Italia".

L'Fmi vigilerà sull'Italia - Le frasi di Berlusconi arrivano dopo la notizia che l'Italia ha chiesto un monitoraggio sui conti da parte dell'Fmi ( guarda il video ).
Incalzata dai mercati e dai partner europei, il nostro Paese ha deciso di porre sotto un monitoraggio a cadenza trimestrale del Fondo monetario internazionale i suoi progressi sulla riforma delle pensioni, del mercato del lavoro e sulle privatizzazioni. Silvio Berlusconi, il cui governo sembra traballare , ha accettato di compiere questo passo dopo un incontro il 3 notte, a margine del G20 con altri leader europei, il direttore del Fmi e il presidente americano Barack Obama.
Inoltre, gli ispettori della Ue saranno a Roma la prossima settimana. E a supporto della necessità del controllo da parte del Fondo monetario internazionale, interviene anche Christine Lagarde: "Il problema dell'Italia è la mancanza di credibilità. Verificheremo che le autorità italiane e l'Italia in generale faccia ciò" che si è impegnata a fare presso l'Ue "attraverso un'analisi indipendente".

Borse in calo - Dopo le dichiarazioni di Berlusconi sul monitoraggio dell'Fmi il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi a dieci anni è salito fino a 463 centesimi, nuovo massimo storico dall'introduzione dell'euro, per ripiegare poi grazie ad acquisti di titoli italiani da parte delle banche centrali. La Borsa italiana ha chiuso con un calo dell'indice Ftse Mib del 2,66%.

Napolitano: c'è scarsa fiducia nei confronti dell'Italia - L'Italia è al centro di una grave crisi internazionale di fiducia nei suoi confronti e serve l'impegno di tutte le forze politiche per uscirne. Dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arriva un nuovo monito al Paese. ( GUARDA IL VIDEO ). "Siamo al centro dell'attenzione preoccupata delle istituzioni europee e internazionali. Lo si è visto in questi giorni al G20 di Cannes. Gli obbiettivi sottoscritti a Bruxelles dall'Italia il 26 ottobre vanno attuati tempestivamente, puntualizzandoli nei loro termini rimasti generici o controversi. Vanno attuati e anche rafforzati e arricchiti. Non si può - in particolare nelle sedi europee - ripartire ogni mese con nuove indicazioni e prescrizioni: ma dal canto suo l'Italia non può dare segni di scarsa determinazione e affidabilità. Questo è stato mi pare il segno positivo delle conclusioni di Cannes", ha detto Napolitano.

Il premier rassicura - "Dal 15 novembre le nuove misure" - "Dovendo ottenere dall'opinione pubblica dei mercati finanziari la fiducia sulle riforme approvate in sede governativa" - ha detto Silvio Berlusconi ( il video ), ribadendo una posizione già espressa dal ministro degli Esteri Frattini ( il video ) - abbiamo ritenuto che "come fa una società quando vuole presentare nel modo migliore i suoi titoli sul mercato chiede la certificazione del proprio bilancio alla società specializzata. In questo caso l'Fmi".
Berlusconi ha puntualizzato poi di aver rifiutato i fondi offerti dall'Fmi: "Non servono", ha detto il premier, aggiungendo che a breve il governo chiederà la fiducia per attuare le nuove misure.
Le misure varate dal governo contro la crisi - ha aggiunto il presidente del Consiglio, che ha rassicurato sulla solidità della sua maggioranza - saranno approvate "dal Senato già il 15 di novembre, poi passeranno alla Camera, in modo che siano approvate in via definitiva a fine novembre".
Dopo l'ennesimo siparietto tra Tremonti e il premier sulle divergenze riferite dai quotidiani nei giorni scorsi ( guarda il video ), spazio poi all'euro. "Con la sua adozione si sono verificati degli impoverimenti di una fascia consistente della popolazione italiana".

Le reazioni di Merkel, Sarkozy e Obama - La decisione del premier piace ai suoi colleghi internazionali. Plaude la Merkel: per il cancelliere tedesco, è positivo che il Fondo Monetario Internazionale monitorerà l'Italia e i suoi progressi sul piano delle riforme economiche con rapporti trimestrali.
Plaude Obama: "L'Italia è un grande Paese, con un'enorme base industriale, grande ricchezza, grandi risorse". "Da tempo - ha aggiunto il presidente americano - l'Italia ha un debito consistente ed i mercati si siano mostrati scettici" e per questa ragione ha invitato l'Fmi a "certificare" l'attuazione degli impegni, per ridare fiducia al Paese.
E plaude anche Sarkozy: "L'Italia, che è un paese essenziale della zona euro, uno dei paesi principali, ha lodevolmente preso la decisione di fare appello alla Commissione Ue e al Fmi per certificare i risultati che avrà raggiunto su base trimestrale". I risultati "saranno poi naturalmente pubblicati".

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Il presidente del consiglio europeo, Herman Van Rompuy ha spiegato che l'Italia "ha invitato il Fondo" a verificare "tutti i trimestri, in collaborazione con il ministro Giulio Tremonti, l'avanzamento del piano" di riforme messo a punto a seguito degli impegni assunti il 27 ottobre scorso.
Tutto ciò, ha aggiunto, "è importante per dare fiducia sulla credibilità delle misure annunciate".
Lo stesso Rompuy ha voluto chiarire: "Non abbiamo messo l'Italia all'angolo", il monitoraggio dell'Fmi "non e' un diktat". E ha poi sottolineato che "la situazione in Italia è totalmente diversa dalla Grecia".
L'invito agli ispettori del Fondo, ha aggiunto, è stato fatto "volontariamente". Intanto, stamane la Grecia ha ufficialmente cancellato il referendum sulle misure anticrisi concordate con Ue e Fmi.


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