Nel suo rapporto sull'Europa il Fondo Monetario Internazionale sottolinea come riforme inadatte e incomplete, tasse troppo complesse, scarsa produttività del lavoro abbiano frenato lo sviluppo
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Negli ultimi 20 anni la crescita in Italia è stata deludente a causa di riforme inadatte e incomplete, tasse troppo complesse, scarsa produttività del lavoro: è quanto si legge nell'ultimo rapporto sullo stato dell'economia europea del Fondo monetario internazionale. "In Italia e Spagna - si legge nella nota - i costi degli interessi più alti sul debito sovrano, l'aggiustamento fiscale anticipato e le accresciute tensioni che circondano le banche costituiranno freni aggiuntivi ad una attività già debole".
"Spagna, Italia e Gran Bretagna - aggiunge inoltre l'istituto diretto da Christine Lagarde - hanno registrato una performance timida, mentre combattono rispettivamente con un'alta disoccupazione, fondamentali strutturali deboli e con prospettive minime di entrate reali". La gestione della crisi nell'Eurozona deve "andare oltre il suo approccio attuale per avere successo", scrive l'Fmi, i leader devono puntare su una visione comune: "questo è essenziale per stabilizzare le aspettative del mercato e disperdere la prevalente incertezza". Soprattutto, secondo il Fmi, "e' necessario un rafforzamento definito della governance fiscale ed economica dell'Unione monetaria". Ma, sottolineano, la recessione in Europa non può essere esclusa, anche se non è lo scenario principale, e il sistema bancario dell'area ha bisogno di una attenzione immediata e più ampia, compresa l'iniezione di nuovo capitale per ristabilire la fiducia.
"In Italia potrebbero essere utili nuove misure per ricostruire la fiducia, che è il suo problema principale" ha detto il direttore europeo del Fondo monetario internazionale, Antonio Borges, precisando che l'Italia "non ha un problema di solvibilità", e quindi non servono misure in tal senso. "Sarebbe molto importante che il governo italiano facesse al più presto un annuncio di misure per promuovere la crescita" ha aggiunto Borges. "E' fondamentale che la determinazione mostrata dal governo italiano per migliorare i conti pubblici - ha osservato - venga applicata anche per la crescita. Molte riforme in Italia potrebbero liberare un enorme potenziale".
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