Crisi, la Germania dà il via libera al fondo salva-stati

Economia

Il provvedimento, cruciale per consentire il proseguimento degli aiuti alla Grecia, è stato approvato con una larga maggioranza: 523 sì, 85 no e tre astenuti. Lo scrutinio era considerato un test importante sulla leadership di Angela Merkel

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Il Parlamento tedesco ha dato il via libera al rafforzamento del fondo Ue salva-stati, in linea con la decisione del vertice della zona euro di luglio. L’ok della Germania era considerato cruciale per consentire il proseguimento degli aiuti alla Grecia.

La riforma dell'Efsf, che prevede quasi un raddoppio del contributo tedesco (da 123 a 211 miliardi) per gli aiuti ai paesi in crisi, ha ottenuto l'appoggio di 523 dei 620 deputati della camera bassa del parlamento tedesco. Solo 85 i voti contrari e tre le astensioni. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha raggiunto la sua maggioranza, nel Bundestag: i sì espressi fra le fila della coalizione di governo, secondo la Dpa, che cita fonti parlamentari, sono infatti 315. La soglia per la maggioranza della cancelliera era 311 voti. Ad appoggiare la modifica del fondo sono stati anche i principali partiti di opposizione, i socialdemocratici della Spd e i Verdi. Contrari solo i deputati della sinistra post-comunista e di alcuni dissidenti della maggioranza Cdu-Fdp. Con il voto odierno - che sembra andare contro il sentimento comune dell'opinione pubblica tedesca, dove gli ostili all'ampliamento dell'Efsf sarebbero i tre quarti della popolazione - la Germania diventa il decimo paese ad approvare la proposta formulata nel vertice europeo del 21 luglio.

La Commissione Ue ha apprezzato il voto positivo del Parlamento tedesco sul rafforzamento del fondo salvastati e punta ora a un'applicazione delle decisioni prese dai leader dell'Eurogruppo il 21 luglio scorso entro la metà di ottobre: lo ha detto il portavoce Amadeu Altafaj Tardio. "Dopo il voto in Finlandia ieri (mercoledì 26 ottobre, ndr) e in Slovenia un giorno prima – ha osservato - possiamo sperare che il processo di rafforzamentodel fondo sia completato entro la metà di ottobre, come ha già detto il commissario Olli Rehn.

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