L’Italia tra declassamento e allarme crescita. E’ bufera

Economia

Ancora polemiche dopo la bocciatura di Standard & Poor’s. Opposizioni e Confindustria: il governo si dimetta. Anche il Corriere della Sera e il Sole 24 ore chiedono al premier di lasciare. E la Grecia annuncia nuove misure anti crisi

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“Italia declassata, via Berlusconi”. “Il governo sotto assedio”. “Triplo allarme per l’Italia”. Le aperture dei giornali di oggi, mercoledì 21 settembre, sono tutte dedicate al declassamento dell’Italia e alle polemiche scatenate. Per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la colpa della decisione di Standard & Poor's di tagliare il rating dell'Italia è dei media. Ma l'agenzia ribatte: "Valutazione apolitica". Le opposizioni e la presidente degli industriali Emma Marcegaglia hanno chiesto all’esecutivo le dimissioni.
E intanto, nello stesso giorno in cui Standard & Poor's ha declassato l'Italia, alla Camera, il governo è stato battuto 5 volte. In primo piano sui quotidiani anche l’allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale, che ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Italia.
Intanto, nel corso della giornata di oggi il governo greco annuncerà le misure di austerità che sta concordando con i creditori internazionali.

Il Corriere della Sera e il Sole 24ore chiedono un passo indietro al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Sul quotidiano di via Solferino, in un editoriale dal titolo "Una possibile soluzione", Sergio Romano scrive: "Berlusconi dovrebbe annunciare che non si candiderà più alla guida del governo e che le elezioni avranno luogo nella primavera del 2012. I sette-otto mesi che ci separano dalla prossima scadenza elettorale avrebbero un effetto simile a quello che si è prodotto in Spagna, quando Zapatero ha rinunciato al terzo mandato". Sulla stessa linea il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano, che dice: "Il presidente del Consiglio dimostri di amare davvero l'Italia e di avere, di conseguenza, la forza e la volontà di farsi da parte se è costretto (come tutto rende evidente) a prendere atto che non riesce a fare quello che serve".

La Repubblica parla di "sondaggi" del Quirinale proprio sulla tenuta della maggioranza.  "Il Capo dello Stato ha sempre dichiarato che il governo resta al suo posto finché ha la maggioranza. L'esecutivo battuto ripetutamente in Aula lo spinge a pre-consultazioni in vista di un possibile precipitare della situazione" scrive Francesco Bei.
Sul Corriere della Sera, in un'intervista, il ministro degli Esteri Franco Frattini dice che "un confronto con l'Udc è possibile". "Offriamo un armistizio a un'opposizione responsabile".
La Stampa titola sul "triplo allarme per l'Italia", citando la decisione di Standard & Poor's di declassare l'Italia, seguita da quella dell'Fmi di rivedere al ribasso le stime di crescita del Paese. A ciò si aggiunge il richiamo dell'Ue al governo: avete un problema con la crescita, serve coesione politica per le riforme.

I giornali vicini al centrodestra aprono invece sul passaggio dell'inchiesta del presunto ricatto al premier da Bari a Roma. "Silvio sputtanato da pm incompetenti" è il titolo di Libero. "Trappolone anti-cav. Woodcock ha fallito" è l'apertura del Giornale.



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