"Difendere l'euro" e "tassa sulle transazioni finanziarie". Questa la ricetta per uscire dalla crisi economica proposta dal presidente francese e dalla cancelliera tedesca. "Gli eurobond non sono la soluzione". TUTTI I VIDEO
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Difendere l'euro, creare un governo economico per l'Europa che si riunisca periodicamente, tassare le transazioni finanziarie e condividere la regola d'oro della riduzione del debito e del deficit. Questa la ricetta per risollevare l'economia europea in stallo. Parola del presidente francese Nicolas Sarkozy e della cancelliera tedesca Angela Merkel che si sono incontrati a Parigi in un vertice straordinario per discutere delle ulteriori misure da intraprendere per contenere la crisi del debito della zona euro, che ora si sta estendendo al cuore della regione.
La crisi europea è infatti ormai un dato di fatto. Lo dimostrano i dati sulla crescita del prodotto interno lordo e relativi al trimestre aprile-giugno. Particolarmente preoccupante la situazione in Germania, dove si è registrata una crescita vicina allo zero. Un dato questo che ha pesantemente influito sull'andamento dei mercati nella giornata di martedì 16 agosto. "Non possiamo dipendere da ogni piccola oscillazione congiunturale - ha però rassicurato Angela Merkel - Non voglio essere pessimista: nonostante le cifre credo siamo su una buona strada. Quest'anno in Francia e Germania la crescita è stata buona".
Difendere la zona euro - Francia e Germania sono infatti assolutamente determinate a difendere l'euro e intendono proporre un governo economico comune per la zona della moneta unica. "Abbiamo lavorato a testa bassa per presentare delle proposte ambiziose", ha spiegato il presidente francese. Parigi e Berlino hanno "la volontà comune di difendere l'euro" e intendono "proporre la creazione nella zona euro di un vero governo economico", ha affermato Sarkozy. Il governo economico della zona della moneta unica "dovrà essere diretto da un presidente che resterà in carica per due anni e mezzo".
Parigi e Berlino, inoltre, intendono proporre "una regola d'oro" sui deficit di bilancio che valga per l'intera zona euro, che vorrebbero introdurre nelle costituzioni nazionali entro l'estate 2012. Sarkozy ha puntualizzato che se il Congresso francese non adotterà questa regola d'oro in Francia, il popolo sarà consultato per via referendaria in occasione delle prossime elezioni presidenziali.
Il numero uno dell'Eliseo ha poi annunciato che i ministri delle Finanze dei due paesi lavoreranno per individuare un'imposta comune sulle società e un'unica base imponibile. Parigi e Berlino, infine, puntano a presentare una proposta per una nuova tassa sulle transazioni finanziarie nel corso del prossimo mese.
Tassa sulle transazioni finanziarie - Francia e Germania propongono dunque per settembre una tassazione sulle transazioni finanziarie. "I ministri delle Finanze tedesco e francese - ha detto Sarkozy - hanno posto sul tavolo una proposta comune: tasse sulle transazioni finanziarie".
Regola d'oro: ridurre deficit e debito - E parlando del vincolo del pareggio del bilancio proposto insieme al presidente francese Nicolas Sarkozy, Angela Merkel ha dichiarato che "ci deve essere un obbligo nazionale, anche se c'è un'opposizione all'interno del Paese. Dobbiamo dare il massimo di credibilità. L'estate del prossimo anno potremmo già applicarlo". E ha aggiunto: "La metà del 2012 è il limite che ci siamo posti, ma abbiamo ancora tempo". I governi, ha spiegato Sarkozy, dovranno prevedere "piani quinquennali per la riduzione del deficit, con una traiettoria con l'obiettivo del pareggio di bilancio".
Da Italia e Spagna mosse importanti su credibilità - Il presidente francese ha parlato anche di Italia e Spagna affermando che i due Paesi hanno preso decisioni estremamente importanti per la credibilità della zona euro. Sarkozy ha anche aggiunto di non vedere alcuna necessità, al momento, di aumentare l'ammontare del fondo di salvataggio
europeo.
Gli eurobond non sono una soluzione - Nel corso della conferenza stampa si è anche parlato degli eurobond. "Le persone cercano una bacchetta magica per uscire dalla crisi. Gli eurobond sono l'ultima spiaggia. Ma non credo che ci troviamo in questa situazione" ha dichiarato Angela Merkel. Sul tema, ha aggiunto a seguire Sarkozy, "Francia e Germania hanno una posizione del tutto analoga". Gli eurobond servirebbero "a garantire la tripla A al debito di tutti i Paesi della zona euro", ma creare un meccanismo per cui "Francia e Germania garantiscano per il debito di tutti", senza poter "averne il controllo", andrebbe a "minare la credibilità dei nostri Paesi".
Considerazioni queste che si scontrano con quella del ministro italiano dell'Economia Giulio Tremonti che invece ha ribadito sabato 13 agosto che gli eurobond sarebbero la soluzione migliore per la crisi dei debiti sovrani che sta affliggendo l'Europa e alcuni economisti hanno osservato che la zona euro dovrà inevitabilmente arrendersi ad accettare questa idea.
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La crisi europea è infatti ormai un dato di fatto. Lo dimostrano i dati sulla crescita del prodotto interno lordo e relativi al trimestre aprile-giugno. Particolarmente preoccupante la situazione in Germania, dove si è registrata una crescita vicina allo zero. Un dato questo che ha pesantemente influito sull'andamento dei mercati nella giornata di martedì 16 agosto. "Non possiamo dipendere da ogni piccola oscillazione congiunturale - ha però rassicurato Angela Merkel - Non voglio essere pessimista: nonostante le cifre credo siamo su una buona strada. Quest'anno in Francia e Germania la crescita è stata buona".
Difendere la zona euro - Francia e Germania sono infatti assolutamente determinate a difendere l'euro e intendono proporre un governo economico comune per la zona della moneta unica. "Abbiamo lavorato a testa bassa per presentare delle proposte ambiziose", ha spiegato il presidente francese. Parigi e Berlino hanno "la volontà comune di difendere l'euro" e intendono "proporre la creazione nella zona euro di un vero governo economico", ha affermato Sarkozy. Il governo economico della zona della moneta unica "dovrà essere diretto da un presidente che resterà in carica per due anni e mezzo".
Parigi e Berlino, inoltre, intendono proporre "una regola d'oro" sui deficit di bilancio che valga per l'intera zona euro, che vorrebbero introdurre nelle costituzioni nazionali entro l'estate 2012. Sarkozy ha puntualizzato che se il Congresso francese non adotterà questa regola d'oro in Francia, il popolo sarà consultato per via referendaria in occasione delle prossime elezioni presidenziali.
Il numero uno dell'Eliseo ha poi annunciato che i ministri delle Finanze dei due paesi lavoreranno per individuare un'imposta comune sulle società e un'unica base imponibile. Parigi e Berlino, infine, puntano a presentare una proposta per una nuova tassa sulle transazioni finanziarie nel corso del prossimo mese.
Tassa sulle transazioni finanziarie - Francia e Germania propongono dunque per settembre una tassazione sulle transazioni finanziarie. "I ministri delle Finanze tedesco e francese - ha detto Sarkozy - hanno posto sul tavolo una proposta comune: tasse sulle transazioni finanziarie".
Regola d'oro: ridurre deficit e debito - E parlando del vincolo del pareggio del bilancio proposto insieme al presidente francese Nicolas Sarkozy, Angela Merkel ha dichiarato che "ci deve essere un obbligo nazionale, anche se c'è un'opposizione all'interno del Paese. Dobbiamo dare il massimo di credibilità. L'estate del prossimo anno potremmo già applicarlo". E ha aggiunto: "La metà del 2012 è il limite che ci siamo posti, ma abbiamo ancora tempo". I governi, ha spiegato Sarkozy, dovranno prevedere "piani quinquennali per la riduzione del deficit, con una traiettoria con l'obiettivo del pareggio di bilancio".
Da Italia e Spagna mosse importanti su credibilità - Il presidente francese ha parlato anche di Italia e Spagna affermando che i due Paesi hanno preso decisioni estremamente importanti per la credibilità della zona euro. Sarkozy ha anche aggiunto di non vedere alcuna necessità, al momento, di aumentare l'ammontare del fondo di salvataggio
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Considerazioni queste che si scontrano con quella del ministro italiano dell'Economia Giulio Tremonti che invece ha ribadito sabato 13 agosto che gli eurobond sarebbero la soluzione migliore per la crisi dei debiti sovrani che sta affliggendo l'Europa e alcuni economisti hanno osservato che la zona euro dovrà inevitabilmente arrendersi ad accettare questa idea.