Giornata drammatica per i mercati europei per le voci di un possibile declassamento del rating della Francia. Parigi smentisce, ma le Borse crollano. Bruciati in una sola seduta 174 miliardi di euro
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Un'altra chiusura in profondo rosso per le borse europee. A scatenare il panico sono stati i rumor su un possibile downgrade del rating 'tripla A' della Francia, che hanno scatenato un intenso assalto speculativo concentratosi soprattutto sui titoli bancari italiani e transalpini. Gli istituti di credito francesi sono i più esposti ai titoli di stato dei paesi considerati ad alto
rischio, come Grecia e Portogallo.
A essere colpita più duramente è stata Societe Generale, che ha perso fino al 21% sulla scia delle voci su un peggioramento del suo outlook finanziario per poi chiudere a -15%. Bnp Paribas e Credit Agricole hanno invece riportato ribassi fino al 14%.
Sia le tre principali agenzie di rating che lo stesso governo francese hanno garantito che il rating della Francia non sarebbe stato toccato ma ciò non è servito a riportare la calma su dei mercati in fibrillazione.
Borse a picco - Maglia nera ancora a Milano, dove l'indice Ftse Mib ha chiuso in calo del 6,65% a 14.676,04 punti. Il Dax di Francoforte cede il 5,13% a 5.613,42 punti, il Cac 40 di Parigi perde il 5,45% a 3.002,99 punti, l'Ftse 100 di Londra lascia sul terreno il 3,05% a 5.007,16 punti, l'Ibex di Madrid segna -5,49% a 7.966,0 punti.
Bruciati 174 miliardi di euro - L'indice Stxe 600 - che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio Continente - ha ceduto il 3,75%, un nuovo scivolone che si traduce in oltre 174 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola seduta.
Chiusura in calo per Wall Street - Il Dow Jones perde il 4,65% a 10.718,35 punti. Il Nasdaq cede il 4,12% a 2.380,33 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 4,44% a 1.120,53 punti.
L'euro chiude in forte calo - Le voci, smentite, su un possibile declassamento della Francia hanno messo sotto pressione anche l'euro, che ha chiuso in forte calo a 1,4185 dollari, vicino ai minimi di una seduta dove aveva registrato un massimo sopra quota 1,44. La moneta comune ha toccato inoltre il minimo di cinque mesi sullo yen a e 108,29 per poi risalire a 108,51. Biglietto verde sempre in ribasso sullo yen a quota 76,48.
Positiva l'asta dei Bot - L'asta dei Bot ha avuto un esito positivo: mercoledì 10 agosto infatti sono stati collocati 6,5 miliardi di Bot a 1 anno. I rendimenti scendono al 2,959% (dal 3,67% di luglio). La domanda è stata di 12,6 miliardi di euro pari al doppio dell'offerta. Intanto lo spread tra i Btp decennali e i bund tedeschi risale a 291 punti, mentre quello dei decennali spagnoli è a 286 punti. Continuano comunque gli acquisti da parte della Bce. Da notare mercoledì 10 agosto anche lo spread dei decennali francesi è salito a 88 punti.
Sarkozy convoca il vertice d'urgenza - Sul fronte europeo il presidente francese, Nicolas Sarkozy fa sapere che il prossimo 24 agosto verranno decise nuove misure per tagliare il deficit pubblico. L'annuncio arriva al termine di una riunione straordinaria convocata all'Eliseo per fronteggiare la situazione economica. Sarkozy ha interrotto le sue vacanze in Costa Azzurra e ha convocato un vertice d'urgenza all'Eliseo sulla crisi economica e finanziaria dell'area euro. "Il Capo dello Stato - si legge in un comunicato rilasciato al
termine del vertice straordinario - ha ribadito che l'impegno a ridurre il deficit pubblico è inviolabile e sarà rispettato indipendentemente da come evolverà la situazione economica". Sarkozy ha poi incaricato Baroin di predisporre un pacchetto di misure anti-deficit che saranno concordate a un nuovo vertice convocato per il 24 agosto, in modo da essere inserite nella legge di bilancio per il 2012 da presentare in Parlamento.
Sarkozy ha poi invitato tutte le forse politiche francesi ad appoggiare la sua proposta di una nuova legge costituzionale che stabilisca dei tetti ai futuri deficit pubblici.
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rischio, come Grecia e Portogallo.
A essere colpita più duramente è stata Societe Generale, che ha perso fino al 21% sulla scia delle voci su un peggioramento del suo outlook finanziario per poi chiudere a -15%. Bnp Paribas e Credit Agricole hanno invece riportato ribassi fino al 14%.
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L'euro chiude in forte calo - Le voci, smentite, su un possibile declassamento della Francia hanno messo sotto pressione anche l'euro, che ha chiuso in forte calo a 1,4185 dollari, vicino ai minimi di una seduta dove aveva registrato un massimo sopra quota 1,44. La moneta comune ha toccato inoltre il minimo di cinque mesi sullo yen a e 108,29 per poi risalire a 108,51. Biglietto verde sempre in ribasso sullo yen a quota 76,48.
Positiva l'asta dei Bot - L'asta dei Bot ha avuto un esito positivo: mercoledì 10 agosto infatti sono stati collocati 6,5 miliardi di Bot a 1 anno. I rendimenti scendono al 2,959% (dal 3,67% di luglio). La domanda è stata di 12,6 miliardi di euro pari al doppio dell'offerta. Intanto lo spread tra i Btp decennali e i bund tedeschi risale a 291 punti, mentre quello dei decennali spagnoli è a 286 punti. Continuano comunque gli acquisti da parte della Bce. Da notare mercoledì 10 agosto anche lo spread dei decennali francesi è salito a 88 punti.
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