Emergenza giovani, al Sud due su tre sono senza lavoro

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A lanciare l'allarme è il rapporto Svimez 2011. Con meno del 30% degli occupati italiani, nel Mezzogiorno si concentra il 60% della perdita dell'impiego. La disoccupazione aumenta in tutte le regioni meridionali, fatta eccezione per la Sardegna

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Al Sud è "emergenza giovani: 2 su 3 sono a spasso". A lanciare l'allarme è il rapporto Svimez 2011. Nel Mezzogiorno il tasso di occupazione giovanile (15-34 anni) si attesta nel 2010 ad appena il 31,7% (il dato medio del 2009 era del 33,3%; per le donne nel 2010 non raggiunge che il 23,3%), segnando un divario di 25 punti con il Nord del Paese (56,5%).
"La questione generazionale italiana - sottolinea il rapporto - diventa quindi emergenza e allarme sociale nel Mezzogiorno".

I dati - "Negli ultimi due anni - sottolinea la Svimez - il tasso di occupazione è sceso al Sud dal 46% del 2008 al 43,9% del 2010, al Centro-Nord dal 65,7% al 64%. Su 533mila posti di lavoro in meno in tutto il Paese dal 2008 al 2010, ben 281mila sono stati nel Mezzogiorno. Con meno del 30% degli occupati italiani, al Sud si concentra dunque il 60% della perdita di posti di lavoro".
Nel rapporto si sottolinea poi come l'occupazione sia in calo in tutte le regioni meridionali, con l'eccezione della Sardegna.
"Particolarmente forte" è il calo in Basilicata (dal 48,5 al 47,1%) e Molise (dal 52,3 al 51,1%). Valori "drammaticamente bassi" e in ulteriore riduzione si registrano in Campania, dove lavora meno del 40% della popolazione in età da lavoro, in Calabria
(42,2%) e Sicilia (42,6%).

Aumenta la disoccupazione anche al Centro-Nord -
Il tasso d'occupazione si riduce anche nelle regioni del Centro-Nord con l'eccezione della Valle d'Aosta, del Friuli e del Trentino Alto Adige, che presenta il valore più alto con il 68,5%. "Particolarmente intensa" è la flessione in Emilia Romagna (-2,8 punti percentuali, dal 70,2% al 67,4%) e in Toscana (dal 65,4 al 63,8%).
"Tra il 2003 e il 2010 al Sud - si legge ancora nel rapporto - gli inattivi (né occupati né disoccupati), sono aumentati di oltre 750mila unità. Mentre crescono i giovani Neet (Not in education, employment or training) con alto livello di istruzione. Quasi un terzo dei diplomati e oltre il 30% dei laureati meridionali under 34 non lavora e non studia. Sono circa 167 mila i laureati meridionali fuori dal sistema formativo e del mercato del lavoro, con situazioni critiche in Basilicata e Calabria. Uno spreco di talenti inaccettabile".

Nel 2010, ricorda infine la Svimez, "il tasso di disoccupazione nel Sud è stato del 13,4% contro il 12% del 2008, più del doppio del Centro-Nord (6,4%, ma nel 2008 era il 4,5%). Se consideriamo tra i non occupati anche i lavoratori che usufruiscono della Cig e che cercano lavoro non attivamente (gli scoraggiati), il tasso di disoccupazione corretto salirebbe al 14,8% a livello nazionale dall'11,6% del 2008, con punte del 25,3% nel Mezzogiorno (quasi 12 punti in più del tasso ufficiale) e del 10,1% nel Centro-Nord".

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