Crosetto (Pdl): "La manovra di Tremonti? Da psichiatra"

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Durissimo attacco del sottosegretario al ministro dell'Economia, accusato di flirtare con le grandi banche e di voler "trovare il modo di far saltare banco e governo”. “Sia aperto ai miglioramenti perché lui non è il depositario del verbo e della verità”

Le bozze della manovra di Giulio Tremonti "andrebbero analizzate da uno psichiatra" e dimostrano che il ministro dell'Economia vuole solo "trovare il modo di far saltare banco e governo".
E' questo il durissimo attacco che Guido Crosetto, sottosegretario alla Difesa ed esponente Pdl, lancia in un'intervista all'Ansa all'indirizzo del titolare di via XX settembre, dicendosi "stufo" di "sentire pontificare una persona che predica benissimo e razzola malissimo" visto che "l'unico ministero che non ha subito tagli alla spesa corrente, ma anzi l'ha aumentata, è il suo!".

"Il Paese in coma farmacologico" - "Le bozze che sono filtrate sulla manovra - dice il sottosegretario che, fino a tre anni, era responsabile economico di Forza Italia -, più che connotate dal punto di vista economico, finanziario e di bilancio andrebbero analizzate da uno psichiatra. E evidente che il ministro dell'Economia vuole trovare esclusivamente il modo di far saltare banco e governo. In questi tre anni ha fatto di tutto per tenere in vita il malato Paese, ma l'ha fatto tenendolo in coma farmacologico. Ha dimostrato di non volere andare nel dettaglio della spesa pubblica, ma di preferire tagli senza razionalità. Non ha capito che l'economia reale andava aiutata ed anzi l'ha bloccata con regole di oppressione fiscale uniche al mondo che hanno distrutto lo statuto del contribuente".

"Ha flirtato con le grandi banche" - Crosetto imputa a Tremonti anche altro: "Ha promesso un aiuto alla piccola e media impresa, ma in realtà ha flirtato con le grandi banche ed i grandi gruppi. Visto che è una persona di cultura ed intelligenza non comune, lo dimostri proponendo un progetto serio per il Paese al consiglio dei ministri ed alle Camere".
Ma, avverte il sottosegretario, nel farlo "sia aperto ai miglioramenti" perché "lui non è il depositario del verbo e della verità; e non sono più i tempi nei quali il governo potrà permettersi di approvare in Consiglio una cartellina vuota che verrà riempita in seguito a via XX settembre, da un uomo solo e dai suoi pretoriani".
Insomma, aggiunge, "non è più il momento di tacere per rispetto anche perché‚ mi sono stufato di sentire pontificare una persona che predica benissimo e razzola malissimo: l'unico ministero che non ha subito tagli alla spesa corrente, ma anzi l'ha aumentata, è il suo! Il ministero nei quali i dirigenti sono più pagati è il suo!".
Infine, un'ultima stoccata sui tagli alla politica: "Se adesso l'ultima crociata di Tremonti, sullo stile di De Magistris, è quella di lanciarsi contro i privilegi - attacca Crosetto -, gli ricordo che ci sono privilegi ben maggiori delle auto blu e degli aerei di Stato che, tra l'altro, se vengono utilizzati nell'interesse del Paese non sono privilegi. Parlo, ad esempio, dei privilegi di poter disporre di migliaia di nomine all'interno dello stato o altre cose meno evidenti sulle quali il Tesoro non ha mai coinvolto nessuno".

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