Si intensificano le pressioni per convincere il direttore del Fondo Monetario internazionale a lasciare l'incarico dopo l'accusa di stupro e la detenzione in una prigione di New York. Tra i possibili successori, un candidato di un Paese emergente
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Crescono le pressioni perché il capo del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, rinchiuso in una prigione di New York per violenza sessuale, lasci il suo incarico.
Il ministro del Tesoro Usa, Timothy Geithner, ha detto chiaramente che Dsk non dovrebbe più guidare la potente istituzione finanziaria.
"Ovviamente non è in grado di seguire l'Fmi", ha detto rispondendo a una domanda nel corso di una conferenza stampa a New York.
La presa di posizione è stata la prima del segretario al tesoro Usa, dopo l'arresto di Strauss-Kahn che intanto ha trascorso la seconda notte nella prigione di Rikers Island, e che rischia, se condannato, una pesantissima pena.
Il nuovo direttore proverrà da un'economia emergente? - L'opinione degli americani è particolarmente importante perché gli Usa sono il primo azionista della potente istituzione internazionale.
Quanto alla corsa per la sua successione, il Financial Times ha confermato che tra i favoriti c'é il ministro dell'economia francese, Christine Lagarde.
Tuttavia, lo stesso Dsk aveva promesso nel passato che il suo successore sarebbe stato il rappresentante di un Paese emergente. A questo proposito il governatore della Banca della Corea del Dud, Chooong Soo, e il ministro delle Finanze sudafricano, Pravin Gordhan, hanno entrambi sollecitato nelle ultime ore che il nuovo direttore dell'Fmi venga da un'economia emergente. Più cauto, invece, il ministro delle finanze brasiliano, Guido Mantega, che invece, elogiando Dsk, ha invitato a non precipitare i tempi della sua successione.
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