Il grido d'allarme arriva dal presidente di Confindustria in un videomessaggio sul sito dell'associazione. Il numero uno di viale dell'Astronomia parla di "momento straordinario" e chiama gli imprenditori a raccolta per "un'iniziativa eccezionale"
Soli di fronte alla crisi e abbandonati dalla politica, gli imprenditori devono mobilitarsi ed agire in prima persona per dare quelle risposte che, in un Paese "troppo diviso", sono finora mancate. Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, chiama a raccolta il mondo delle imprese, "ogni singolo imprenditore ed ogni singola associazione", per mettere a punto un'agenda di priorità che rimetta in carreggiata il Paese.
In un videomessaggio sul sito internet dell'associazione, il portavoce degli industriali parla di "momento straordinario", caratterizzato da infinite difficoltà, di fronte al quale serve "un'iniziativa eccezionale". L'occasione saranno le Assise generali di Bergamo in calendario il 6 e 7 maggio, momento di riflessione ma anche di elaborazione di un nuovo piano di azione.
"Il momento è drammatico, ma non vogliamo abbandonare la speranza, lasciare il campo, perdere lo spirito di proposta e di spinta per la politica e per la società", aveva detto giorni fa in un'intervista. E proprio ricalcando quelle frasi arriva ora il messaggio via web: "Mai come in questi momenti gli imprenditori si sentono soli - scandisce la Marcegaglia - In un paese che stenta sempre di più a crescere, di fronte a nuove ondate di sconvolgimenti internazionali che mutano le fondamenta di Paesi a noi vicini come il Nord Africa e il Medio Oriente, mentre l'Europa si divide sul rigore tra pochi paesi forti e molti a rischio, quando la lotta per la competitività sui mercati mondiali che diventa sempre più aspra, con prezzi delle materie prime sempre più instabili, gli imprenditori si sentono soli di fronte a tante difficoltà".
L'urgenza è tale da rendere però inutile ora "scaricare le colpe" su altri. Ognuno deve rimboccarsi le maniche, mettere a punto proposte sui temi dell'impresa che sono quelli di tutto il Paese: le relazioni industriali, la produttività della scuola, il welfare, le infrastrutture, il fisco, il Mezzogiorno, la ricerca e innovazione. Ma soprattutto ogni imprenditore deve puntare a "dare l'esempio". "L'Italia di oggi è un Paese diviso - denuncia Marcegaglia - e dal mondo delle imprese deve venire un esempio per tutti. Dobbiamo far capire che si può convergere su poche scelte chiare, su priorità condivise per ridare all'impresa la capacità di crescere, di creare lavoro, coesione sociale e proiezione nel mondo". Le Assise saranno dunque l'occasione per "far sentire forte la nostra voce per dare messaggio chiaro al Paese sulle cose da fare".
"Il caldo invito che vi rivolgo - insiste la presidente chiudendo il suo intervento - è che partecipiate tutti con forza e determinazione a questa grande occasione di libertà. E' una grande opportunità per decidere l'Italia che vogliamo. Uniamo esperienze, passioni, voci e intelligenze. Non è il momento di scaricare sugli altri le colpe".
In un videomessaggio sul sito internet dell'associazione, il portavoce degli industriali parla di "momento straordinario", caratterizzato da infinite difficoltà, di fronte al quale serve "un'iniziativa eccezionale". L'occasione saranno le Assise generali di Bergamo in calendario il 6 e 7 maggio, momento di riflessione ma anche di elaborazione di un nuovo piano di azione.
"Il momento è drammatico, ma non vogliamo abbandonare la speranza, lasciare il campo, perdere lo spirito di proposta e di spinta per la politica e per la società", aveva detto giorni fa in un'intervista. E proprio ricalcando quelle frasi arriva ora il messaggio via web: "Mai come in questi momenti gli imprenditori si sentono soli - scandisce la Marcegaglia - In un paese che stenta sempre di più a crescere, di fronte a nuove ondate di sconvolgimenti internazionali che mutano le fondamenta di Paesi a noi vicini come il Nord Africa e il Medio Oriente, mentre l'Europa si divide sul rigore tra pochi paesi forti e molti a rischio, quando la lotta per la competitività sui mercati mondiali che diventa sempre più aspra, con prezzi delle materie prime sempre più instabili, gli imprenditori si sentono soli di fronte a tante difficoltà".
L'urgenza è tale da rendere però inutile ora "scaricare le colpe" su altri. Ognuno deve rimboccarsi le maniche, mettere a punto proposte sui temi dell'impresa che sono quelli di tutto il Paese: le relazioni industriali, la produttività della scuola, il welfare, le infrastrutture, il fisco, il Mezzogiorno, la ricerca e innovazione. Ma soprattutto ogni imprenditore deve puntare a "dare l'esempio". "L'Italia di oggi è un Paese diviso - denuncia Marcegaglia - e dal mondo delle imprese deve venire un esempio per tutti. Dobbiamo far capire che si può convergere su poche scelte chiare, su priorità condivise per ridare all'impresa la capacità di crescere, di creare lavoro, coesione sociale e proiezione nel mondo". Le Assise saranno dunque l'occasione per "far sentire forte la nostra voce per dare messaggio chiaro al Paese sulle cose da fare".
"Il caldo invito che vi rivolgo - insiste la presidente chiudendo il suo intervento - è che partecipiate tutti con forza e determinazione a questa grande occasione di libertà. E' una grande opportunità per decidere l'Italia che vogliamo. Uniamo esperienze, passioni, voci e intelligenze. Non è il momento di scaricare sugli altri le colpe".