Generali, il nuovo presidente è Gabriele Galateri

Economia
Gabriele Galateri di Genola questo pomeriggio alla presentazione del progetto "Smart Inclusion" del Regina Margherita/ANSA/DI MARCO

Il cda del Leone di Trieste ha nominato all'unanimità il successore di Cesare Geronzi. "Ora traguardi più ambiziosi", dichiara il diplomatico della finanza che dopo Mediobanca e Telecom Italia siederà al vertice della compagnia assicurativa

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Gabriele Galateri è stato nominato all'unanimità dal cda di Generali presidente del gruppo. Il presidente di Telecom Italia e Mediobanca subentra così a Cesare Geronzi, che ha rassegnato le dimissioni il 6 aprile.
"L'impegno che mi propongo è di consentire alla società di raggiunegre traguardi ancora più ambiziosi di quelli che sino ad ora ha raggiunto". Questo il primo commento del neo presidente della compagnia assicurativa.

Gabriele Galateri torna presidente -
Gabriele Galateri di Genola è il diciottesimo presidente delle Generali. Romano di nascita ma piemontese di origine, il presidente uscente di Telecom Italia, nel gruppo di tlc dal dicembre 2007 su nomina di Mediobanca, è figlio di un alto ufficiale dell'esercito, appartenente alla nobile famiglia dei conti di Suniglia e di Genola. Un uomo che conosce bene gli ambienti della finanza italiana con cui ha avuto a che fare sin dagli inizi della sua carriera dopo la laurea in legge e un master of Business Administration alla Columbia University. Può contare tra l'altro su una considerevole conoscenza della compagnia triestina, della quale era già stato per cinque anni consigliere d'amministrazione e, fino a un anno fa, vicepresidente, incarico ricoperto dal 2003.
Oltre ad essere riconosciuto come vicino a tutti gli azionisti del Leone, e in particolare a Mediobanca di cui è stato presidente dal 2003 al 2007, sostituito poi proprio da Cesare Geronzi, può vantare ottimi rapporti con le istituzioni.
La sua carriera professionale è iniziata nel 1971 nella Direzione centrale del Banco di Roma, con l`incarico prima di responsabile dell'ufficio analisi finanziaria, e successivamente di responsabile dell'Ufficio finanziamenti internazionali.
Esperienze che nel 1974 lo hanno portato all'ingresso nel gruppo Saint Gobain, prima in Italia come Direttore finanziario, poi a Parigi, dove è rimasto fino al 1976.
Risale al 1977 la sua entrata in Fiat dove arriva a ricoprire l'incarico di direttore Finanza. Preludio alla sua ascesa ai vertici delle finanziare di casa Agnelli che segna lo spartiacque
di una carriera che da questo momento in poi lo vedrà sempre in ruoli di vertice, alla guida delle più importanti aziende del paese. Nel 1986 è nominato amministratore delegato di Ifil e, nel 1993, assume anche la posizione di amministratore delegato e
direttore generale di Ifi, incarichi che manterrà fino al 2002.
Arriva poi nel giugno del 2002, a distanza di 25 anni dal suo primo ingresso al Lingotto, l'incarico di amministratore delegato di Fiat.
Dall'aprile 2003 al giugno 2007 è stato presidente del consiglio di amministrazione di Mediobanca. È membro della giunta e del consiglio direttivo di Confindustria e delegato del presidente per le Comunicazioni e sviluppo banda larga nonché della giunta e
del consiglio direttivo di Assolombarda.

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