Dai dati raccolti dal dipartimento delle Finanze la fotografia di un’Italia a due velocità: al Nord i comuni più ricchi, al Sud quelli meno abbienti. Tra i capoluoghi, in testa Milano, Bergamo e Monza. Chiudono la classifica Sanluri, Andria e Villacidro
E' sempre forte la distanza fra Nord e Sud in termini di reddito: la fotografia di una “Italia a due velocità” emerge dai dati 2009 del dipartimento delle Finanze (e riportati dal Sole 24 Ore) sull'addizionale comunale all'Irpef che rivelano come il Comune più ricco sia Basiglio, in provincia di Milano, con un reddito imponibile annuo pro capite di 51.803 euro mentre il dato più basso si registra a Mazzarrone, in provincia di Catania (11.758 euro). Stessa distanza tra i capoluoghi, che vede in testa Milano, Bergamo e Monza mentre in fondo alla lista si ritrovano le sedi delle nuove province, Sanluri, Andria e Villacidro.
Il dato comunque non si basa sul reddito medio di tutti di contribuenti Irpef, ma su quello denunciato dai soggetti tenuti a versare l'imposta: e questo elimina dal conteggio i contribuenti che hanno azzerato l'Irpef, grazie a esenzioni e detrazioni: 10,5 milioni di contribuenti su 41,5.
A livello regionale, pertanto, il reddito medio calcolato su tutti i contribuenti va dai 13.860 euro della Calabria ai 22.430 euro della Lombardia, con uno scarto del 61 per cento. Ma se si considera quello imponibile ai fini delle addizionali, invece, si va da un minimo 19.350 euro in Basilicata a un massimo di 25.810 euro nel Lazio, con uno scarto del 33 per cento. Il numero maggiore di contribuenti “attivi” è a Siena dove pagano l'Irpef 67 persone su 100, conteggiando tutti i residenti, bambini e anziani compresi, mentre a Barletta e Andria ci si ferma a quota 34.
Il dato comunque non si basa sul reddito medio di tutti di contribuenti Irpef, ma su quello denunciato dai soggetti tenuti a versare l'imposta: e questo elimina dal conteggio i contribuenti che hanno azzerato l'Irpef, grazie a esenzioni e detrazioni: 10,5 milioni di contribuenti su 41,5.
A livello regionale, pertanto, il reddito medio calcolato su tutti i contribuenti va dai 13.860 euro della Calabria ai 22.430 euro della Lombardia, con uno scarto del 61 per cento. Ma se si considera quello imponibile ai fini delle addizionali, invece, si va da un minimo 19.350 euro in Basilicata a un massimo di 25.810 euro nel Lazio, con uno scarto del 33 per cento. Il numero maggiore di contribuenti “attivi” è a Siena dove pagano l'Irpef 67 persone su 100, conteggiando tutti i residenti, bambini e anziani compresi, mentre a Barletta e Andria ci si ferma a quota 34.