Fiat una e trina, con gambe in Europa e Asia e testa in Usa

Economia
Sergio Marchionne. Sembrerebbe che l'AD di Fiat stia pensando di trasferire il quartier generale negli Usa
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Secondo la Reuters, Marchionne starebbe valutando di trasferire negli Stati Uniti la sede legale della casa automobilistica per avere un regime più favorevole di tassazione. A Torino le operazioni europee, un hub in Asia. E la Ferrari in Borsa

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Non è la prima volta che l'ipotesi fa discutere. Stavolta è la Reuters a rilanciare i rumors secondo cui Marchionne sta pensando di mantenere a Torino solo il centro da cui gestire le operazioni europee e di creare un nuovo hub operativo in Asia. La sede legale passerebbe invece nel Paese dove il regime di tassazione sarebbe più conveniente: gli Stati Uniti. Questo è quanto si legge in un report della Reuters dove, in un'ampia analisi, vengono elencati tutti i principali fatti dei primi mesi del 2011. Nella relazione si parla anche della possibilità di quotazione della Ferrari: Marchionne valuterebbe la casa di Maranello circa 5 miliardi di euro.

Per quanto riguarda i rapporti con Chrysler, Marchionne ha definito 'Christmas wishes' (un desiderio per Natale) i suoi obiettivi di aumentare la quota Fiat in Chrysler al 51 per cento entro quest'anno e di portare la società Usa in Borsa. Prima la casa di Detroit dovrà ripagare i suoi prestiti ai governi degli Stati Uniti e del Canada. Un pacchetto di rifinanziamento è attualmente all'esame del consiglio di amministrazione di Chrysler, mentre la società è ancora in trattativa con il Dipartimento dell'Energia degli Usa per ottenere tassi più favorevoli. Finché non avrà la maggioranza di Chrysler, Marchionne non investirà nella società Usa soldi Fiat.

Reuters, infine, ricorda che l'obiettivo delle due società è di vendere 6,6 milioni di veicoli nel 2014 dopo l'integrazione. L'ad del Lingotto viene definito un uomo solo nel gruppo dove può contare esclusivamente sull'appoggio di Elkann. Per quanto riguarda la sua successione, si ricorda che nella conference call di gennaio il manager Fiat ha detto: "Ho intenzione di restare qui finché non avremo fatto tutto". 

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