"Credo che finirà molto presto, parlo di giorni" ha spiegato l'amministratore delegato della società. Sul gas, invece, dice: "Ancora non abbiamo deciso, un'interruzione creerebbe disagi alla popolazione"
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Eni prevede di fermare molto presto, a giorni, la produzione petrolifera in Libia, vista la situazione nel Paese, mentre per quanto riguarda il gas, che serve per usi domestici e per alimentare le centrali termoelettriche, l’azienda vi sta ancora riflettendo.
"Finora la nostra produzione è stata molto piccola sin dall'avvio del conflitto in Libia e credo che finirà molto presto. Parlo di giorni", ha detto l'amministratore delegato, Paolo Scaroni, rispondendo a una domanda di un analista su che cosa farà la società se la comunità internazionale chiederà di fermare tutte le produzioni nel paese libico.
"La domanda che ci stiamo ponendo è: cosa dovremmo fare con il gas per uso domestico, che è la gran parte della nostra produzione oggi destinata alla popolazione. Fermare questa produzione creerebbe problemi alla gente e finora siamo stati incoraggiati a continuare questa produzione. Siamo gli unici a produrre gas per elettricità in Libia e lo faremo finché potremo assicurare sicurezza alla nostra gente sul territorio. L'elettricità non è per Gheddafi, ma per il popolo libico", ha concluso.
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