L'effetto Libia non si arresta e il listino del petrolio continua a salire. Tutte le maggiori aziende produttrici di carburante hanno incrementato i prezzi sebbene gli aumenti non si siano riversati immediatamente sui consumatori
Guarda anche:
SPECIALE MEDITERRANEO
La Libia, i giornalisti, e l'insidia della propaganda
Libia in rivolta: tutte le foto
"L'effetto Libia si amplifica sulla rete carburanti, nonostante nel fine settimana si sia registrata una leggera diminuzione dei prezzi dei prodotti nel Mediterraneo (la benzina è scesa da 975,50 a 963,25 dollari/ton; il diesel da 967,50 a 956,75). Il recentissimo rincaro di 2 centesimi su entrambi i prodotti da parte di Eni ha tirato come di consueto la volata". E' quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it.
"Incrementi dei prezzi raccomandati della stessa entità (appunto 2 cent) sono stati infatti decisi da Shell, Tamoil e TotalErg, IP ha rincarato addirittura di circa 2,2 cent la benzina e 2 il diesel. Ma gli altri non sono rimasti al palo sebbene con manovre meno pronunciate: Q8 ha aumentato, infatti di 1 centesimo, Esso di 1,5. Immediati i riscontri sul territorio. Prezzi praticati in crescita omogenea per tutti i brand durante il week end sebbene non tutti gli aumenti si sono riversati immediatamente sui consumatori.
E' record intanto per il prezzo della benzina al Sud, dove il carburante ha toccato e superato quota 1,570 (nell'estate 2008 si era fermato a 1,560) fino a 1,576 euro/litro. Diesel con punte massime fino a 1,455". "Nel dettaglio, a livello Paese, la media dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va dall'1,538 euro/litro degli impianti Shell all'1,543 dei p.v. Eni e Q8 (no-logo a 1,456 euro/litro). Per il diesel si passa dall'1,429 euro/litro delle stazioni di servizio IP all'1,435 rilevato negli impianti Q8 (le no-logo a 1,365). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,789 euro/litro registrato nei punti vendita Eni allo 0,799 euro/litro degli impianti Q8 (0,771 euro/litro le no-logo)".
SPECIALE MEDITERRANEO
La Libia, i giornalisti, e l'insidia della propaganda
Libia in rivolta: tutte le foto
"L'effetto Libia si amplifica sulla rete carburanti, nonostante nel fine settimana si sia registrata una leggera diminuzione dei prezzi dei prodotti nel Mediterraneo (la benzina è scesa da 975,50 a 963,25 dollari/ton; il diesel da 967,50 a 956,75). Il recentissimo rincaro di 2 centesimi su entrambi i prodotti da parte di Eni ha tirato come di consueto la volata". E' quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it.
"Incrementi dei prezzi raccomandati della stessa entità (appunto 2 cent) sono stati infatti decisi da Shell, Tamoil e TotalErg, IP ha rincarato addirittura di circa 2,2 cent la benzina e 2 il diesel. Ma gli altri non sono rimasti al palo sebbene con manovre meno pronunciate: Q8 ha aumentato, infatti di 1 centesimo, Esso di 1,5. Immediati i riscontri sul territorio. Prezzi praticati in crescita omogenea per tutti i brand durante il week end sebbene non tutti gli aumenti si sono riversati immediatamente sui consumatori.
E' record intanto per il prezzo della benzina al Sud, dove il carburante ha toccato e superato quota 1,570 (nell'estate 2008 si era fermato a 1,560) fino a 1,576 euro/litro. Diesel con punte massime fino a 1,455". "Nel dettaglio, a livello Paese, la media dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va dall'1,538 euro/litro degli impianti Shell all'1,543 dei p.v. Eni e Q8 (no-logo a 1,456 euro/litro). Per il diesel si passa dall'1,429 euro/litro delle stazioni di servizio IP all'1,435 rilevato negli impianti Q8 (le no-logo a 1,365). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,789 euro/litro registrato nei punti vendita Eni allo 0,799 euro/litro degli impianti Q8 (0,771 euro/litro le no-logo)".