La Fiat al governo: avanti tutta in Italia

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Incontro tra l'esecutivo e i vertici dell'azienda automobilistica. Il Lingotto: "Confermiamo l'intenzione di perseguire gli obiettivi di sviluppo della multinazionale nel Paese". Il ministro Romani: "Il cuore della produzione rimarrà qui". VIDEO

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Nessun dietrofront, si continua così, ma restano alcuni nodi da sciogliere. Clima positivo al termine dell'incontro tra i vertici della Fiat e del governo. Il lingotto conferma di voler proseguire gli "obiettivi di sviluppo della multinazionale italiana, che prevede la crescita della produzione nel nostro paese da 650 mila a 1 milione e 400 mila auto"; l'esecutivo, da par suo, l'esecutivo prende atto con soddisfazione delle strategie dell'azienda torinese.

"Continuiamo con gli investimenti in Italia" - I primi a parlare sono proprio i dirigenti dell'azienda automobilistica: "Il presidente e l'amministratore delegato della Fiat, John Elkann e Sergio Marchionne, hanno confermato al governo l'intenzione di perseguire gli obiettivi di sviluppo della multinazionale italiana - si legge in un in una nota del Lingotto - che prevede la crescita della produzione nel nostro paese da 650 mila a 1 milione e 400 mila auto, un obiettivo sostenuto da un investimento di Fiat e Fiat Industrial per circa 20 miliardi di euro".
La nota prosegue spiegando che "l'azienda e le istituzioni - dal Governo alla Regione agli Enti locali - hanno condiviso la determinante rilevanza di relazioni industriali costruttive in grado di garantire la governabilità degli stabilimenti e il pieno utilizzo degli impianti assicurando così la remunerazione degli investimenti. Il Governo ha preso atto positivamente delle intenzioni manifestate dall'azienda e del suo ruolo sul mercato globale".
"Il piano industriale Fiat - è scritto nel comunicato - è stato al centro dell'incontro convocato questa mattina a Palazzo Chigi dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla presenza dei Ministri Giulio Tremonti, Paolo Romani e Maurizio Sacconi e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. L'incontro successivamente è stato allargato ai rappresentanti degli enti locali: il Governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota, il Presidente delle Provincia di Torino, Antonio Saitta e il Sindaco della città, Sergio Chiamparino".

Il governo: "Il cuore di Fiat rimarrà italiano" - E poco dopo arriva anche il commento dell'esecutivo: "Il futuro di Fiat, il suo radicamento in Italia, l'effettiva realizzazione degli altri investimenti ipotizzati sono condizionati alla governabilità degli stabilimenti" dice il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in conferenza stampa. Su questo "abbiamo riconosciuto concordemente - ha aggiunto Sacconi - governo, regione, comune e provincia l' importanza di relazioni industriali costruttive".
E il suo collega dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, aggiunge che il cuore dell'azienda rimarrà italiano. "La Fiat - ha sottolineato - è una grande multinazionale che si sta espandendo nel mondo ma che rimane con un cuore italiano. Hanno garantito di voler investire in Italia".

Ascolta i commenti di Roberto Cota e Sergio Chiamparino:



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