Telefonate via internet: botta e risposta Skype-Vodafone

Economia
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E' polemica per il cambio di tariffe con cui l'operatore blocca su smartphone l'utilizzo di alcuni programmi. Dopo la protesta degli utenti è arrivata quella dell'azienda di software Voip. La replica: "Nessun blocco, i clienti sono liberi di scegliere"

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di Alberto Giuffrè

Il punto dello scontro è tutto in una parola: voip. Sta per "voice over internet protocol" ed è la tecnologia utilizzata da programmi come Skype o Viber che consentono di telefonare, spesso gratis, sfruttando la connessione a Internet. A far discutere è la decisione di Vodafone di modificare le tariffe per le connessioni in mobilità escludendo dai piani base i programmi voip. Così, prima è scattata la protesta degli utenti che, anche sui forum del sito del colosso, si sono lamentati per la decisione. Poi, nel pomeriggio di lunedì 7 febbraio, ad alzare la voce è stata anche Skype.

L'azienda del programma più utilizzato per le chiamate via internet ha diffuso un comunicato senza mai citare Vodafone, ma con evidenti allusioni: "Alcuni operatori di telefonia mobile in diversi paesi Europei, tra cui l’Italia - si legge nella nota - hanno messo in atto in modo arbitrario restrizioni contrattuali, tecniche o finanziarie che limitano quello che gli utenti finali e gli innovatori possono fare online". Per i vertici di Skype si tratta di una situazione che "minaccia l'innovazione, la scelta dei consumatori e, più in generale, la loro libertà".
"Vodafone non opera nessun blocco ai servizi voip - replica l'operatore - offrendo a tutti i clienti la possibilità di scegliere e utilizzare tali servizi sia da computer che da cellulare o smartphone".

I possessori di smartphone che adesso vogliono navigare e utilizzare Skype devono perciò sottoscrivere la "mobile internet plus" che con 8 euro a settimana garantisce 2 gigabyte di dati oppure altri piani. Mentre per altre tariffe, più economiche, arriva il blocco del voip. Blocco che in alcuni casi è praticato anche da Tim e Wind.

Ma lo scontro, sostiene Skype, riguarda i temi della libertà degli utenti e la neutralità della rete. "In base alla nuova normativa dell’Unione Europea sulle telecomunicazioni, il cui recepimento nelle leggi nazionali è previsto entro maggio 2011 - attacca Jean-Jacques Sahel, Director Government and Regulatory Affairs, Europe di Skype - le autorità devono proteggere ‘le libertà di rete’, compresa la possibilità per gli utenti finali di accedere ed utilizzare le applicazioni, i contenuti e i servizi a loro scelta su Internet".

Anche su questo punto Vodafone ribatte spiegando che "l'attuale offerta, perfettamente in linea con il quadro regolamentare vigente e futuro, rispetta la neutralità della rete, consentendo al cliente di scegliere in maniera chiara e trasparente la tipologia di offerta e i servizi inclusi".

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