Fiat: accordo senza la Fiom per Mirafiori

Economia
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Tra i punti principali dell'intesa tra azienda e sindacati sullo stabilimento torinese, la produzione a regime di 280mila vetture l'anno tra Suv Chrysler e Alfa Romeo. Marchionne: "Inizia una fase nuova". Airaudo (Fiom): "Firma con vergogna"

Accordo fatto tra Fiat e sindacati (ad eccezione della Fiom) per lo stabilimento di Mirafiori. Dopo un mese di discussioni i rappresentanti dei lavoratori hanno siglato l'intesa. Tra i punti principali dell'accordo diffusi dai rappresentanti della Fismic  presenti all'incontro, l'investimento in joint venture tra Fiat e Chrysler per oltre un miliardo di euro e la produzione a regime di 280mila vetture l'anno di Suv Chrysler e Alfa Romeo.

L'intesa prevede poi "il pieno utilizzo degli impianti su sei giorni lavorativi; il lavoro a turni avvicendati che mantiene l'orario individuale a 40 ore settimanali; una crescita del reddito annuo individuale di circa 3.700 euro per la maggiore incidenza delle maggiorazioni di turno; la possibilità di lavorare il 18esimo turno solo con il pagamento dello straordinario; il mantenimento della pausa per la mensa nel turno fino a che la joint venture non andrà a regime; la compensazione di oltre 32 euro mensili per l'assorbimento della pausa di 10 minuti.

L'accordo, fa sapere la Fismic, sarà portato alla ripresa dell'attivita' lavorativa alla discussione dei lavoratori e sottoposto al loro giudizio.
Duro il commento di Giorgio Airaudo della Fiom: "La firma nella delegazione ristretta è una firma con vergogna di un accordo senza precedenti che limita la libertà di associazione sindacale. Serve una risposta di tutto il mondo del lavoro".

Duro anche il commento del segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini,: "Siamo di fronte ad un accordo indifendibile e vergognoso. Per la prima volta si cancella di fatto l'esistenza del contratto nazionale e si ledono i diritti dei lavoratori, impendendo ad un'organizzazione, tra l'altro la più rappresentativa del comparto e non solo della Fiat, di avere uomini e rappresentanze".

Per l'ad del Lingotto, Sergio Marchionne, invece, l'accordo rappresenta l'inizio di "una nuova fase della vita di Mirafiori". "Per quanto ci riguarda - ha detto Marchionne - faremo partire gli investimenti previsti nel minor tempo possibile".

Sull'accordo, è arrivato anche il commento del ministro del Welfare Maurizio Sacconi. "Come avevamo auspicato - ha detto - l'accordo si è realizzato prima di Natale, confermando da un lato la volontà di Fiat Chrysler di realizzare un importante investimento a Mirafiori e, dall'altro, la volontà dei sindacati riformisti di accompagnare quest'intesa con la piena utilizzazione degli impianti e una migliore remunerazione del lavoro attraverso un contratto più vantaggioso".

"Fermi restando i diritti di libera associazione sindacale garantiti dallo Statuto dei lavoratori, che la stessa ipotesi di Statuto dei lavori conferma, per la prima volta - ha continuato - firmatari e non firmatari di un contratto non saranno sullo stesso piano rispetto alla controparte aziendale, perchè la firma ha un valore". 


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