Benzina: Natale tra rincari e possibili scioperi

Economia
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Salgono i prezzi dei carburanti, con la benzina tra 1,441 e 1,461 euro/litro e il diesel tra 1,330 e 1,343 euro/litro. E intanto, i benzinai minacciano di incrociare le braccia per il mancato rifinanziamento del bonus fiscale

Rincari e possibili scioperi. Si preannunciano feste amare per chi ha deciso di spostarsi in macchina. Gli aumenti dei prezzi carburanti sono già scattati e la tendenza sembra essere quella di un ulteriore aumento nei prossimi giorni. E intanto i benzinai minacciano di incrociare le braccia proprio tra Natale e Capodanno per il mancato rifinanziamento del bonus fiscale.

Aumenti- A muoversi è stata Eni, con un centesimo su tutti i prodotti (benzina, diesel e gpl). Un piccolo ritocco ma sempre in aumento c'è stato anche per TotalErg. Mentre gli altri per ora aspettano, ma l'attesa non dovrebbe durare a lungo. E' quanto rileva quotidianoenergia.it nel consueto monitoraggio, aggiungendo che per i prezzi praticati sul territorio è inevitabile una tendenza all'aumento, con particolare riguardo al diesel e al gpl. Nella giornata di mercoledì 22 dicembre la media nazionale dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va dall'1,441 euro/litro degli impianti Esso all'1,461 euro/litro Tamoil passando per 1,450 del market leader. Le no-logo sono a 1,368 euro/litro. Per il diesel si passa dall'1,330 euro/litro di Eni ed Esso all'1,343 euro/litro di Tamoil. No-logo a 1,255 euro/litro. Punte, come di consueto, al Sud ormai a 1,47 in media sulla benzina e 1,35 per il diesel (poco al di sotto al Centro). Il gpl, infine, si posiziona tra lo 0,734 euro/litro di Eni e lo 0,744 di Q8 (0,706 euro al litro le no-logo).

Sciopero in vista - Benzina a rischio tra Natale e Capodanno. I gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti sono pronti sul piede di guerra per il mancato rifinanziamento del bonus fiscale (una delle misure che doveva essere contenuta nel decreto Milleproroghe). Stando alla bozza del decreto circolata, infatti, la misura fiscale che da anni dà un po’ di respiro al settore, non proseguirà nel 2011. I gestori la chiedevano da tempo e il Ministero dello Sviluppo economico stava studiando la possibilità, fatta salva la stabilità dei conti pubblici, di introdurre il rifinanziamento, del valore tra 20 e 25 milioni di euro, proprio nel Milleproroghe. Il bonus fiscale, ricordano i gestori, è una misura "ormai ventennale, che figura tra gli impegni assunti dal Governo con le intese sottoscritte a settembre scorso". Nella modalità attuale, lo strumento si concretizza in rimborsi a forfait per spese dei distributori che non possono essere contabilizzate.

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