In ritardo sugli investimenti finanziari ma avanti sul risparmio. I dati, resi noti dalla Banca d'Italia, confermano la parsimonia degli italiani, specie tra le mura domestiche. Ma restano le disuguaglianze: il 45% della ricchezza è in mano al 10%. I DATI
Si sapeva della loro capacità al risparmio, anche in tempo di crisi economica e di instabilità. Ma i dati resi noti dall'ultimo bollettino di Bankitalia destano comunque una certa sorpresa.
Secondo gli studi di via Nazionale, infatti, le famiglie italiane sono tra le più ricche del mondo, e questo grazie alla loro propensione all'investimento immobiliare.
Nel Bollettino di Bankitalia (qui, la pagina del sito dedicata agli studi e alle ricerche), si legge infatti che la ricchezza netta è pari a 7,64 volte il reddito disponibile (contro 7,60 del Regno Unito, 7,50 della Francia, 5,44 del Canada e 4,90 degli Stati Uniti).
Il 45% della ricchezza in mano al 10% delle famiglie - Occhio però alle generalizzazioni. Se si leggono i dati nel dettaglio, infatti, si scopre che il 45% della ricchezza complessiva delle famiglie italiane alla fine del 2008 è in mano al 10% delle famiglie. Il numero di famiglie con una ricchezza netta negativa, alla fine del 2008 era pari al 3,2 per cento, in lieve ma graduale crescita dal 2000 in poi.
Tuttavia, secondo le stime disponibili, nel confronto internazionale l'Italia registra un livello di disuguaglianza della ricchezza netta tra le famiglie piuttosto contenuto, anche rispetto ai soli paesi più sviluppati. Tra la fine del 2008 e la fine del 2009 la ricchezza netta per famiglia è diminuita dello 0,3 per cento a prezzi correnti e dello 0,2 a prezzi costanti. Sempre a prezzi costanti, la ricchezza netta per famiglia è tornata su livelli di poco inferiori a quelli che si registravano alla fine del 2005.
Pochi investimenti nella finanza - Ma le famiglie italiane sono sensibilmente in ritardo per quanto riguarda le attività finanziarie: nel 2008, risultavano pari a oltre 3 volte il reddito disponibile, un rapporto inferiore a quello di Usa e regno Unito (rispettivamente 3,88 e 4,24) ma superiore a quello di Germania e Francia (2,83 e 2,85).
Secondo studi recenti, la ricchezza netta mondiale delle famiglie ammonterebbe a circa 160 mila miliardi di euro: la quota relativa all'Italia sarebbe di circa il 5,7%, una quota elevata se si considera che il nostro paese rappresenta poco oltre il 3% del Pil mondiale e meno dell'1% della popolazione del Pianeta.
L'Italia appartiene alla parte più ricca del mondo, in termini di ricchezza netta pro-capite: il 60% delle famiglie italiane ha una ricchezza netta superiore a quella del 90% delle famiglie di tutto il mondo. Quasi la totalità delle famiglie ha una ricchezza netta superiore a quella del 60% delle famiglie dell'intero Pianeta.
Secondo gli studi di via Nazionale, infatti, le famiglie italiane sono tra le più ricche del mondo, e questo grazie alla loro propensione all'investimento immobiliare.
Nel Bollettino di Bankitalia (qui, la pagina del sito dedicata agli studi e alle ricerche), si legge infatti che la ricchezza netta è pari a 7,64 volte il reddito disponibile (contro 7,60 del Regno Unito, 7,50 della Francia, 5,44 del Canada e 4,90 degli Stati Uniti).
Il 45% della ricchezza in mano al 10% delle famiglie - Occhio però alle generalizzazioni. Se si leggono i dati nel dettaglio, infatti, si scopre che il 45% della ricchezza complessiva delle famiglie italiane alla fine del 2008 è in mano al 10% delle famiglie. Il numero di famiglie con una ricchezza netta negativa, alla fine del 2008 era pari al 3,2 per cento, in lieve ma graduale crescita dal 2000 in poi.
Tuttavia, secondo le stime disponibili, nel confronto internazionale l'Italia registra un livello di disuguaglianza della ricchezza netta tra le famiglie piuttosto contenuto, anche rispetto ai soli paesi più sviluppati. Tra la fine del 2008 e la fine del 2009 la ricchezza netta per famiglia è diminuita dello 0,3 per cento a prezzi correnti e dello 0,2 a prezzi costanti. Sempre a prezzi costanti, la ricchezza netta per famiglia è tornata su livelli di poco inferiori a quelli che si registravano alla fine del 2005.
Pochi investimenti nella finanza - Ma le famiglie italiane sono sensibilmente in ritardo per quanto riguarda le attività finanziarie: nel 2008, risultavano pari a oltre 3 volte il reddito disponibile, un rapporto inferiore a quello di Usa e regno Unito (rispettivamente 3,88 e 4,24) ma superiore a quello di Germania e Francia (2,83 e 2,85).
Secondo studi recenti, la ricchezza netta mondiale delle famiglie ammonterebbe a circa 160 mila miliardi di euro: la quota relativa all'Italia sarebbe di circa il 5,7%, una quota elevata se si considera che il nostro paese rappresenta poco oltre il 3% del Pil mondiale e meno dell'1% della popolazione del Pianeta.
L'Italia appartiene alla parte più ricca del mondo, in termini di ricchezza netta pro-capite: il 60% delle famiglie italiane ha una ricchezza netta superiore a quella del 90% delle famiglie di tutto il mondo. Quasi la totalità delle famiglie ha una ricchezza netta superiore a quella del 60% delle famiglie dell'intero Pianeta.