Disoccupati raddoppiati in 3 anni, "l'Italia delude"

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Per Confindustria "la malattia della lenta crescita non è mai stata vinta" e il confronto con la Germania è impietoso. Dal primo trimestre 2008 al terzo 2010, il numero di occupati è diminuito di 540mila unità

"L'Italia delude", sul fronte dell'uscita dalla crisi "ancora una volta rimane indietro". E' l'analisi del centro studi di Confindustria che ha limato al ribasso le stime del Pil, prevedendo che la crescita si fermerà al +1% nel 2010 (rivisto dal +1,2%) ed al +1,1% nel 2011 (dal +1,3%). Per gli economisti di via dell'Astronomia in Italia "la malattia della lenta crescita non è mai stata vinta", "il confronto con la Germania è impietoso".

"L'Italia, ancora una volta, rimane indietro, replicando la cattiva performance che ha manifestato dal 1997 in avanti", si legge ancora nello studio, che nel rapporto di dicembre sottolinea: "Aumenta il conto delle riforme mancate o incomplete o inadeguate rispetto a quanto realizzato dai partner-concorrenti", come la Germania. Perché "il miracolo tedesco ha poco del miracoloso e molto del faticoso. Non è un fuoco di paglia", non è "né accidentale né episodico" ma "frutto dei mutamenti strutturali".
L'Italia invece "delude. La frenata estiva e autunnale è stata decisamente più netta dell'atteso e il 2010 si chiude con produzione industriale e Pil quasi stagnanti. La malattia della lenta crescita non è mai stata vinta, come la migliorata dinamica della produttività nel 2006 e nel 2007 aveva lasciato sperare. Il comportamento durante la crisi ha dissipato ogni dubbio al riguardo".

Un altro importante dato che emerge dal rapporto del Centro studi di Confindustria è che dall'inizio della crisi, nel primo trimestre del 2008, e sino al terzo trimestre del 2010, in Italia il numero degli occupati è calato di 540.000 unità, senza contare le ore di Cig che hanno un impatto pari a 480mila unità di lavoro. Lo calcola il centro studi di Confindustria, stimando che "il numero delle persone occupate continuerà a diminuire nel 2011", con un calo atteso dello 0,4%.
Il tasso di disoccupazione toccherà il 9% nel quarto trimestre 2011, e "inizierà a scendere molto gradualmente nel corso del 2012". Il numero dei disoccupati è ad ottobre 2010 (2,167 milioni) "più del doppio rispetto ad aprile 2007.

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