E' quanto rivela un’indagine della Coldiretti. Oltre la metà degli intervistati si dichiara però favorevole all'apertura dei take away nei centri storici
Niente couscous né sushi, nemmeno un pollo tandoori o il tipico kebab da passeggio: circa il 40% degli italiani non ha mai mangiato cibo etnico. Il 41% non ha mai messo piede in un ristorante straniero, il 38% non ha neanche mai acquistato del cibo etnico da asporto: lo evidenzia un'indagine Coldiretti realizzata insieme alla Swg.
Nonostante gli esercizi commerciali che offrono cibi etnici a buon mercato siano diffusi ovunque, esiste uno zoccolo duro di italiani che mostra grande diffidenza verso i piatti di tradizioni culinarie provenienti dall'estero: solo il 7% degli intervistati frequenta molto spesso take away stranieri e il 5% ristoranti etnici.
Se non ci vanno, non per questo gli italiani sono contrari alla loro apertura: il 54% delle persone è favorevole alla presenza di take away nei centri storici delle città italiane e il 51% ai ristoranti.
Secondo l'indagine della Coldiretti, la diffidenza degli italiani riguarda soprattutto la qualità degli alimenti.
Dal momento che non è obbligatorio indicare la provenienza dei cibi sulle etichette degli alimenti spesso si finisce, però, per consumare cibo prodotto all'estero senza nemmeno saperlo. Entro il 2010 il Parlamento dovrebbe approvare definitivamente la legge che obbliga ad indicarla e vieta pratiche commerciali sleali nella presentazione degli alimenti per quanto riguarda la reale origine geografica delle ingredienti utilizzati. Insomma, basta paesaggi napoletani sulla confezione delle mozzarelle che, per oltre la metà di quelle vendute in Italia, sono fatte con latte o cagliate straniere.
Nonostante gli esercizi commerciali che offrono cibi etnici a buon mercato siano diffusi ovunque, esiste uno zoccolo duro di italiani che mostra grande diffidenza verso i piatti di tradizioni culinarie provenienti dall'estero: solo il 7% degli intervistati frequenta molto spesso take away stranieri e il 5% ristoranti etnici.
Se non ci vanno, non per questo gli italiani sono contrari alla loro apertura: il 54% delle persone è favorevole alla presenza di take away nei centri storici delle città italiane e il 51% ai ristoranti.
Secondo l'indagine della Coldiretti, la diffidenza degli italiani riguarda soprattutto la qualità degli alimenti.
Dal momento che non è obbligatorio indicare la provenienza dei cibi sulle etichette degli alimenti spesso si finisce, però, per consumare cibo prodotto all'estero senza nemmeno saperlo. Entro il 2010 il Parlamento dovrebbe approvare definitivamente la legge che obbliga ad indicarla e vieta pratiche commerciali sleali nella presentazione degli alimenti per quanto riguarda la reale origine geografica delle ingredienti utilizzati. Insomma, basta paesaggi napoletani sulla confezione delle mozzarelle che, per oltre la metà di quelle vendute in Italia, sono fatte con latte o cagliate straniere.