Sviluppo economico: forse oggi la nomina di Paolo Romani

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Il premier dovrebbe salire in serata al Quirinale per comunicare al Capo dello Stato il nome del nuovo ministro. Il più quotato è il viceministro con delega alle comunicazioni e una lunga esperienza nel settore tv. L'opposizione: "Conflitto di interessi"

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A 5 mesi di distanza dalle dimissioni di Claudio Scajola, da oggi il ministero dello Sviluppo economico potrebbe avere un nuovo inquilino. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dovrebbe infatti salire al Quirinale per comunicare al presidente della Repubblica il nome del nuovo ministro che, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere Paolo Romani, l'attuale viceministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni.

Sul nome di Romani grida al conflitto di interessi l’opposizione che indica nel viceministro la figura che, per ruolo istituzionale, cura i rapporti tra lo Stato e l’azienda televisiva del premier. E proprio nel settore televisivo Romani ha una lunga esperienza prima come imprenditore e poi come parlamentare. Fondatore nel 1974 di TVL Radiotelevisione Libera (già Telelivorno), ne assume la carica di presidente fino al 1976, quando dà vita a Milano TV, poi trasformatasi in Rete A, di cui è Direttore Generale fino al 1985.  Dal 1986 al 1990 è amministratore delegato di Telelombardia, nel 1990 diventa editore di Lombardia 7, emittente che cede nel 1995, con lo sbarco in politica e l'elezione a deputato con Forza Italia.

Insieme ad altre funzioni, comincia ad occuparsi di tv anche in ambito parlamentare, entrando nella Commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo, e nel partito, assumendo la responsabilità del Dipartimento Nazionale Informazione Radiotelevisiva Forza Italia. Nella legislatura successiva entra nella Commissione permanente Trasporti Poste e Telecomunicazioni (di cui diventa presidente nella legislatura successiva) e in quella per la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. La prima esperienza di governo risale al 2005, quando è nominato sottosegretario alle Comunicazioni, incarico che torna ad assumere in questo governo Berlusconi, prima di essere promosso viceministro nel maggio dell'anno scorso.

Intanto, a poche ore dalla probabile nomina di Romani, Dario Franceschini, durante un "Caffè con..." di SkyTg24, si augura che la scelta cada su persone che non abbiano nessun tipo di conflitto d'interessi in un settore così delicato, quello che è più di tutti ha a che fare con le imprese del premier.
Franceschini ha inoltre confermato che domani approderanno in aula le mozioni di sfiducia di Pd, Idv e Udc contro l'interim troppo prolungato di Berlusconi come successore di Scajola.

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