Da Cortina il ministro dell'Economia difende il nucleare e boccia le fonti alternative: "Sono solo un business ideato da organizzazioni corrotte che vogliono speculare"
Ospite del Pdl a Cortina D'Ampezzo Giulio Tremonti ha attaccato senza mezzi termini l'eolico come possibile fonte di energia. "Con Berlusconi abbiamo già stilato un documento fatto di otto punti - ha spiegato il ministro dell'Economia - che poi magari diventeranno cinque. L'Italia è più penalizzata di altri Paesi europei perché ha il peso maggiore del costo dell'energia: noi importiamo energia, mentre tutti gli altri Paesi europei stanno investendo sul nucleare, noi facciamo come quelli che si nutrono mangiando caviale, e non è possibile".
"Non dobbiamo credere a quelli che raccontano le balle dei mulini a vento, le balle dell'eolico", ha proseguito Tremonti. "Vi siete mai chiesti perché in Italia non ci sono i mulini a vento? Quello dell'eolico è un business ideato da organizzazioni corrotte che vogliono speculare".
In precedenza l'inquilino di via XX settembre ha difeso il federalismo fiscale, definendolo "una via lenta, progressiva e prudente che porterà risultati nell'interesse di tutti", aggiungendo poi "il federalismo fiscale è in pista e la base che è il federalismo municipale è stata disegnata con l'accordo di tutti i sindaci". Quindi Tremonti ha tenuto ad avvertire che ad esempio "nella sanità noi non tagliamo servizi, tagliamo i soldi ai ladri". Per Tremonti infatti "questa è una grande battaglia di civiltà"
Riguardo alla situazione economica nel paese il ministro ha ammesso che "l'Italia ha certamente un problema di crescita, adesso dobbiamo lavorare su questo. La sfida è come crescere senza usare la leva della spesa pubblica". "Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e se qui c'é qualche pirla che dice allora non vuoi prendere voti, forse non ha capito che gli italiani che sono uno dei popoli più intelligenti, sanno che i politici devono smettere di dire che pagano l'assegno perché se io firmo l'assegno il conto lo pagate voi".
"Non dobbiamo credere a quelli che raccontano le balle dei mulini a vento, le balle dell'eolico", ha proseguito Tremonti. "Vi siete mai chiesti perché in Italia non ci sono i mulini a vento? Quello dell'eolico è un business ideato da organizzazioni corrotte che vogliono speculare".
In precedenza l'inquilino di via XX settembre ha difeso il federalismo fiscale, definendolo "una via lenta, progressiva e prudente che porterà risultati nell'interesse di tutti", aggiungendo poi "il federalismo fiscale è in pista e la base che è il federalismo municipale è stata disegnata con l'accordo di tutti i sindaci". Quindi Tremonti ha tenuto ad avvertire che ad esempio "nella sanità noi non tagliamo servizi, tagliamo i soldi ai ladri". Per Tremonti infatti "questa è una grande battaglia di civiltà"
Riguardo alla situazione economica nel paese il ministro ha ammesso che "l'Italia ha certamente un problema di crescita, adesso dobbiamo lavorare su questo. La sfida è come crescere senza usare la leva della spesa pubblica". "Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e se qui c'é qualche pirla che dice allora non vuoi prendere voti, forse non ha capito che gli italiani che sono uno dei popoli più intelligenti, sanno che i politici devono smettere di dire che pagano l'assegno perché se io firmo l'assegno il conto lo pagate voi".