Bce: ripresa moderata e disoccupazione stabile

Economia
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I paesi meno competitivi, dice l'istituto di Francoforte nel bollettino mensile, devono adottare misure per la "flessibilità dei salari". Rallenta la crescita nella seconda parte dell'anno, per l'Ocse il Pil italiano calerà dello 0,3% nel terzo trimestre

Segnali concreti di ripresa, ma a ritmo moderato, nell'Eurozona, secondo la Bce, che nell'ultimo bollettino mensile segnala come il prodotto interno lordo dei paesi dell'area euro abbia registrato un incremento dell'1,0% nel secondo trimestre del 2010 rispetto al periodo precedente, ma prevede per la seconda metà dell'anno in corso un rallentamento della crescita. Il tasso di incremento del  prodotto registrerà "un certo calo, poiché i fattori che hanno  temporaneamente favorito l'espansione nella fase iniziale della  ripresa (quali le misure di stimolo fiscale, il ciclo delle scorte e  il recupero dell'interscambio commerciale) dovrebbero perdere  vigore", si legge nel bollettino.
La crescita annua del Pil in termini reali, riviste al rialzo le stime precedenti, è compresa tra l'1,4 e l'1,8% nel 2010 e tra lo 0,5 e il 2,3% nel 2011.

Il mercato del lavoro nell'area euro poi, secondo l'istituto di Francoforte, "non riesce a tenere il passo" della ripresa economica anche se, nel complesso, "le aspettative per l'occupazione sono migliorate dai loro minimi, suggerendo che la disoccupazione non dovrebbe aumentare ulteriormente nei prossimi mesi" rispetto all'attuale 10%.

La Bce si sofferma inoltre sui Paesi che in passato hanno subito una perdita di competitività, o che soffrono di disavanzi di bilancio o commerciali elevati, suggerendo "profonde riforme tese a potenziare la crescita della produttività" in particolare per quel che riguarda la flessibilità dei salari che devono potersi adattare alla condizioni di disoccupazione e alla perdita di competitività.

Segnala un rallentamento della ripresa per la seconda parte dell'anno anche l'Ocse, secondo cui, nei paesi del G7, dopo i +3,2% e +2,5% nel primo e nel secondo trimestre, il pil dovrebbe crescere dell'1,4% nel terzo e  dell'1% nel quarto trimestre del 2010.
Ultima tra i sette grandi l'Italia, che nel terzo trimestre di quest'anno potrebbe registrare un calo del prodotto interno lordo dello 0,3% diventando così l'unico Paese dei G7 a registrare un Pil in retrocessione per il periodo luglio-settembre 2010.


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