L'annuncio del segretario generale Giuseppe Caronia, dopo la scelta del ministro dei Trasporti di non emettere l'ordinanza di differimento. La nuova data sarà decisa dopo il tavolo del 6 settembre. Matteoli: "L'azienda sarà ceduta senza spezzatini"
La Uilt differirà lo sciopero dei lavoratori di Tirrenia programmato per il 30 e il 31 agosto e la nuova data verrà decisa dopo il tavolo del 6 settembre convocato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli . Lo annuncia in una nota il segretario generale, Giuseppe Caronia, dopo la scelta di Matteoli di non emettere l'ordinanza di differimento.
"Finalmente un segnale di responsabilità e di rispetto del governo - afferma Caronia - nei confronti della legittima e sacrosanta lotta dei lavoratori a difesa del loro posto di lavoro, che ha evitato di ricorrere alla forza attraverso un atto coercitivo quale è quello della precettazione che in questa circostanza sarebbe stata del tutto ingiusta e a cui comunque non ci saremmo assoggettati, e contro la quale avremmo attivato azioni di tutela di ogni tipo con particolar riguardo a quella legale. Naturalmente - aggiunge - non possiamo a questo punto non accogliere l'invito del ministro a differire lo sciopero la cui eventuale effettuazione e l'eventuale data verrà decisa sulla base delle risultanze del previsto incontro del 6 settembre".
Il sindacalista precisa quindi che "su questa nostra decisione ha molto pesato anche la consapevolezza dei gravi disagi che il nostro sciopero, seppur legittimo, avrebbe causato a migliaia di cittadini ai quali chiediamo di sostenere la nostra lotta a difesa dei diritti fondamentali come il lavoro".
Nel verbale redatto subito dopo l'incontro, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli ha confermato "la volontà di effettuare la cessione di complessi aziendali garantendo l'unicità dell'azienda e dei livelli occupazionale e contrattuali". Nel verbale si legge anche che il commissario straordinario di Tirrenia e amministratore unico di Siremar, Giancarlo D'Andrea, ha attivato "l'utilizzo delle risorse destinate, da preesistente normativa, a differenti finalità, per far fronte alle esigenze di cassa necessarie alla gestione corrente", e ha "presentato ai ministeri competenti istanza per la proroga delle convenzioni a scadenza 30 settembre prossimo".
"Finalmente un segnale di responsabilità e di rispetto del governo - afferma Caronia - nei confronti della legittima e sacrosanta lotta dei lavoratori a difesa del loro posto di lavoro, che ha evitato di ricorrere alla forza attraverso un atto coercitivo quale è quello della precettazione che in questa circostanza sarebbe stata del tutto ingiusta e a cui comunque non ci saremmo assoggettati, e contro la quale avremmo attivato azioni di tutela di ogni tipo con particolar riguardo a quella legale. Naturalmente - aggiunge - non possiamo a questo punto non accogliere l'invito del ministro a differire lo sciopero la cui eventuale effettuazione e l'eventuale data verrà decisa sulla base delle risultanze del previsto incontro del 6 settembre".
Il sindacalista precisa quindi che "su questa nostra decisione ha molto pesato anche la consapevolezza dei gravi disagi che il nostro sciopero, seppur legittimo, avrebbe causato a migliaia di cittadini ai quali chiediamo di sostenere la nostra lotta a difesa dei diritti fondamentali come il lavoro".
Nel verbale redatto subito dopo l'incontro, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli ha confermato "la volontà di effettuare la cessione di complessi aziendali garantendo l'unicità dell'azienda e dei livelli occupazionale e contrattuali". Nel verbale si legge anche che il commissario straordinario di Tirrenia e amministratore unico di Siremar, Giancarlo D'Andrea, ha attivato "l'utilizzo delle risorse destinate, da preesistente normativa, a differenti finalità, per far fronte alle esigenze di cassa necessarie alla gestione corrente", e ha "presentato ai ministeri competenti istanza per la proroga delle convenzioni a scadenza 30 settembre prossimo".