Gli automobilisti italiani si troveranno a sborsare in tutto 19 milioni di euro in più per spostarsi a Ferragosto. Le associazioni denunciano: il prezzo del petrolio scende ma quello del carburante no
Il prezzo del petrolio cala (venerdì si arresta sopra i 75 dollari al barile), quello della benzina no (poco sopra 1,40 euro). Così - denuncia il Codacons - gli automobilisti italiani si troveranno a sborsare in tutto 19 milioni di euro in più per spostarsi a Ferragosto.
Per questo l'associazione rivolge un appello al ministero del Tesoro affinché intervenga per evitare questo ulteriore esborso in un momento in cui già sono pesanti gli effetti della crisi economica.
E sulla stessa linea sono intervenute nei giorni scorsi anche le altre associazioni. Ad esempio Federconsumatori e Adusbef: "Il costo del petrolio scende e non si ha analoga discesa per il prezzo del carburante che continua a veleggiare oltre la soglia di 1,40 euro a litro".
Il Codacons ricorda di aver "già segnalato come la doppia velocità del prezzo del petrolio al barile e dei carburanti alla pompa sia del tutto ingiustificata e imputabile ai petrolieri, ma anche al ministero dell'Economia e delle Finanze. Il prezzo del barile è costante, ormai da settantadue ore, sotto la soglia degli ottanta dollari e secondo i mercati sarebbe addirittura sotto i settantotto, mentre il prezzo medio di benzina e gasolio, per gli automobilisti, non si e' mosso rispettivamente da 1,401 e 1,252".
Quindi "considerando i 7 milioni di italiani che si prevede circoleranno nel periodo di Ferragosto, tra rete autostradale e non, per partenze e primi rientri", il Codacons ha stimato in 19 milioni di euro "la stangata extra che saranno costretti a pagare i già tartassati automobilisti italiani. Il mancato adeguamento dei prezzi dei carburanti all'andamento del petrolio, consentirà, infatti, alle compagnie petrolifere di incassare 19 milioni aggiuntivi ai loro già lauti guadagni".
Per questo l'associazione rivolge un appello al ministero del Tesoro affinché intervenga per evitare questo ulteriore esborso in un momento in cui già sono pesanti gli effetti della crisi economica.
E sulla stessa linea sono intervenute nei giorni scorsi anche le altre associazioni. Ad esempio Federconsumatori e Adusbef: "Il costo del petrolio scende e non si ha analoga discesa per il prezzo del carburante che continua a veleggiare oltre la soglia di 1,40 euro a litro".
Il Codacons ricorda di aver "già segnalato come la doppia velocità del prezzo del petrolio al barile e dei carburanti alla pompa sia del tutto ingiustificata e imputabile ai petrolieri, ma anche al ministero dell'Economia e delle Finanze. Il prezzo del barile è costante, ormai da settantadue ore, sotto la soglia degli ottanta dollari e secondo i mercati sarebbe addirittura sotto i settantotto, mentre il prezzo medio di benzina e gasolio, per gli automobilisti, non si e' mosso rispettivamente da 1,401 e 1,252".
Quindi "considerando i 7 milioni di italiani che si prevede circoleranno nel periodo di Ferragosto, tra rete autostradale e non, per partenze e primi rientri", il Codacons ha stimato in 19 milioni di euro "la stangata extra che saranno costretti a pagare i già tartassati automobilisti italiani. Il mancato adeguamento dei prezzi dei carburanti all'andamento del petrolio, consentirà, infatti, alle compagnie petrolifere di incassare 19 milioni aggiuntivi ai loro già lauti guadagni".